Nel buio dello slalom di Lienz, dopo la prima manche si configura un avvincente testa a testa Mikaela Shiffrin-Petra Vlhova. L’americana ha tagliato il traguardo con il tempo di 54″54, con un vantaggio di 0,26 centesimi sull’atleta di Livio Magoni.
La differenza l’americana l’ha fatta nelle ultime porte dove ha saputo recuperare il minimo gap che aveva su Petra (8 centesimi). È andata semplicemente più dritta.
Di poco, ma è un dono che sa fare la differenza. Detto questo la gara è apertissima, perché Vlhova è entrata nel pieno della sua forma ed è capace di tutto. Anche di fare meglio di Mika.
Dietro c’è un’altra bella bagarre: Nina Haver-Loeseth si è superata e il suo ritardo rispetto alla coppia di testa non è così drammatico: 7 decimi. Alle sue costone l’austriaca Katharina Liensberger, il miglior “prodotto” delle giovani leve austriache delle ultime stagioni.
Ieri ha assaporato il gusto del suo primo podio in gigante che aveva già conosciuto l’anno scorso in slalom a Flachau, quando la giuria squalificò, a gara ultimata, Swenn Larsson, (oggi uscita) rea di aver inforcato.
In questa prima manche è divertente vedere sette atlete di nazioni diverse ai relativi primi posti. Perché al quinto posto c’è il Canada di Laurence St-Germain (+0,97), la Germania di Lena Duerr (+0,99) e la Svizzera di Wendy Holdener (+1″012).
Ecco, attenzione a Wendy perché nella seconda manche non sarà disordinata e pasticciona come quella vista in questa prima run, ma si dedicherà a un attacco furibondo. In questo lei è maestra.
Irene Curtoni si è difesa abbastanza bene. In slalom la valtellinese riesce ad essere più efficace che in gigante e il suo ritardo di 1″59 lo dimostra. Ma meglio di lei, di poco, ha fatto Federica Brignone, addirittura migliore di tutte di 1 centesimo al primo rilevamento.
Si è addormentata un pochino nella seconda parte, ma al traguardo ha pagato solo 1″57. La sensazione è che l’Azzurra abbia tanto margine in questa specialità. Attendiamola nella seconda. Dove vedremo anche Lara Della Mea perché la giovane Azzurra non ha portato a termine una gran manche: +3″01 ma il suo ritardo, le vale comunque la 27esima posizione.
Bello partire per quarta nella manche conclusiva. Una grande chance che la giovane friulana. Niente da fare invece, per Martina Peterlini, Marta Rossetti (uscita) e Roberta Midali (uscita).
La seconda manche alle 13:00