Slalom Killington Marta Rossetti e Federica Brignone nella seconda.
Che per Marta Rossetti l’incubo sia finito? Speriamo davvero sia così, perché nessuno è riuscito a comprendere il motivo per cui la 23enne bresciana avesse perduto completamente la tecnica in slalom. Certo, l’infortunio (gennaio 2021) ha avuto un peso determinante, però fino a oggi, non c’è più stato un minimo segnale di miglioramento. Quindi anche il morale e la testa devono ave giocato un ruolo determinante. Durante gli allenamenti estivi, e sopratutto quelli dell’ultimo periodo, arrivavano però segnali positivi, tuttavia non riscontrati a Levi.
Oggi l’atleta delle Fiamme Oro non ha fatto fuoco e fiamme, ma il superamento del taglio è sicuramente un risultato che può darle quella sicurezza perduta. Per ora dobbiamo accontentarci di questo come ha più volte ribadito lo staff tecnico che ha preso in mano la specialità per noi più complicata, composta da Roberto Lorenzi coadiuvato da Giancarlo Bergamelli e Thierry Marguerettaz.
Sarà un lavoro lungo e di grande pazienza impostato nel raggiungimento di piccoli risultati, step by step. A Levi Anita Gulli (oggi ha inforcato) era riuscita ad andare a punti in entrambe le prove. Oggi c’è Marta e anche Federica Brignone (28esima) anche se la 32enne del Gruppo Elite affronta i rapid gates solo occasionalmente. L’unico rammarico di questa prima manche è la mancata qualifica, ancora una volta, di Lara Della Mea, 33esima e fuori per soli 9 centesimi.
La seconda manche alle 19:00
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