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Slalom Hafjell, Loic Meillard non si ferma più e ora Kristoffersen è nel mirino

Loic Meillard irresistibile, vince anche lo slalom e riduce a 47 i punti di distacco da Henrik Kristoffersen nella classifica di specialità! Loic rovina parzialmente la festa ai norvegesi che speravano di festeggiare la vittoria di uno strepitoso Atle Lie McGrath che invece finisce secondo a 21/100., davanti a Lucas Pinheiro Braathen staccato di 47/100.

Timon Haugan poi, con una grande seconda manche risale dalla settima alla quarta posizione ponendosi davanti al capitano Kristofffersen, quinto, ma felice di aver quasi del tutto tolto di mezzo Clement Noël che non ha buon gioco su un terreno un po’ segnato e conclude settimo, alle spalle di Fabio Gstrein.

Atle Lie è stato strepitoso nella run conclusiva che ha coperto con un tempo di 32 centesimi in meno di Loic che invece poteva contare su un vantaggio di 52/100 sul norvegese a metà gara. Sempre lo sci in conduzione, ben saldo sulla neve a creare la maggior velocità possibile.

Ha perso una ghiotta occasione Lucas Pinheiro che ci teneva a vincere dinnanzi al suo “ex” pubblico, ma nel tratto conclusivo non supera bene il dossetto finale e perde quei centesimi che avrebbero potuto incoronarlo re di Hafjell. Quanto a Clement Noël, ancora una volta dimostra di soffrite i terreni un po’ segnati: 25esimo tempo di manche! Forse terrorizzato all’idea di uscire, non riesce mai a spingere.

Per Loic Meillard si tratta del secondo successo tra i rapid gates dello slalom, la sesta in carriera nonché prima doppietta.

Torna a sorridere Ramon Zenhaeusern per la quinta volta a punti ma finalmente classificato nei primi 10 grazie al miglior tempo nella seconda che gli fa recuperare ben 15 posizioni, classificandosi alle spalle del 28enne britannico Billy Major (nella foto qui sotto), bravo a migliorare la sua migliore performance in carriera: nono!.

Alla finale di Sun Valley troveremo 4 norvegesi, 4 austriaci, 4 francesi, 3 svizzeri, 2 croati, 1 brasiliano,  tedesco, bulgaro, britannico, belga, svedese, americano e italiano

Certo è che non vedere neanche un Azzurro in classifica genera molto sconforto. Spiace soprattutto non vedere alcun segnale e una regressione tecnica totale. L’unico ricordo positivo di questa gara, in previsione del futuro, si riduce a una decina di porte ben condotte come atteggiamento dal giovane Edoardo Saracco, debuttante in Coppa col 63 di pettorale.

Il resto è solo buio. Bisogna capire perché Matteo Canins, che è quarto in Coppa Europa, oggi ha chiuso la prima manche al penultimo posto a quasi 5 secondi o perché Tommaso Saccardi, settimo nel circuito continentale, non supera la seconda porta o Corrado Barbera, nono, ma sparito dai radar nonostante il titolo Mondiale Junior vinto due anni fa. Tutti bravi ragazzi che si impegnano con grande applicazione e serietà ma probabilmente depressi dalla mancanza di risultati.

Ci deve essere per forza qualcosa che non va anche dal punto di vista tecnico oltre che nella gestione dell’attività giovanile. È auspicabile un’attenta analisi della situazione, uscire dalle proprie convinzioni e individuare, almeno per questa specialità, una strategia differente, altrimenti questa situazione non migliorerà. Felici di sbagliarci se invece il piano dello staff tecnico Azzurro sta costruendo un lavoro che darà presto comunque buoni frutti.

A oggi possiamo contare su Alex Vinatzer che a parte l’illuminazione di Kitzbühel è regredito anche lui sia nei risultati che nella sciata. Tobias Kastlunger è la controfigura di quello di due o tre anni fa, mentre Stefano Gross, non trovando antagonisti in casa, sta forse ripensando riguardo al suo ritiro, dal momento che potrebbe godersi una convocazione olimpica. Poi c’è Tommaso Sala che dovrà ripresentarsi in Coppa la prossima stagione dopo il crociato rotto per la seconda volta.

La classifica dello slalom

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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