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SLalom Flachau: Zuzulova, che sia la volta buona?

Nina Loeseth? Frida Hansdotter? Petra Vlhova? Macchè… La prima manche dello slalom notturno di Flachau non ha premiato le ultime vincitrici dei tre precedenti slalom, ma ha visto  la slovacca Velez-Zuzulova, con un passo, forse

La slovacca Veronica Zuzulova nella prima manche dello slalom di Flachau che ha concluso al primo posto
La slovacca Veronica Zuzulova nella prima manche dello slalom di Flachau che ha concluso al primo posto

due, in più delle avversarie. Sotto una fitta nevicata (benvenuta) e un terreno reso duro dalla barratura e poi rovinato da fiocconi un po’ bagnati, il primo atto ha premiato solo chi ha saputo sciare leggera, o meglio, senza irruenza o cambio di spigoli irruenti. Veronika è riuscita a comprendere questa tattica meglio delle altre, anche perché è

L'elvetica Holdener
L’elvetica Holdener

sicuramente la migliore a saper far velocità quando le maglie sono larghe. L’elvetica Wendy Holdener ha sciato allo stesso modo, ma mon è riuscita a spalmare il movimento con la dovuta grazia e si è accomodata in seconda posizione con un ritardo di 54/100. Sarka Strachova avrebbe potuto interpretare meglio la manche, ma anche lei è caduta nel

La norvegese Nina Loeseth
La norvegese Nina Loeseth

tranello: non si fa velocità su un percordo filante con la foga. E’ terza l’atleta della Repubblica Ceka con un gap di 84/100. Lontane le altre top player: Nina Loeseth paga 1″08, Anna Swenn-Larsson 1″23, ma brava a precedere al quinto posto al capitana e ledader di specialità Frida Hansdotter. E’ forse proprio Frida, a non capirci nulla tra le big

Frida Hansdotter
Frida Hansdotter

dei rapid gates. Perché la svedese ha talento, altrimenti il suo ritardo sarebbe stato ben superiore di quel 1″32. La francese Nastasia Noens, nona, è l’ultima delle ragazze rimaste sotto ai due secondi, gruppo dove rientra anche Kirchgasser (8a a 1″36) e Michelle Gisin (7a a +1″35). La migliore dei “due secondi” è Petra Vlhova (+2″08) che ha commesso peccato di giuventù. Ma capita spesso che quando una ragazzina riesce a imporsi poi cada nel baratro quando le condizioni si dimostrano anomale. Tutta esperienza, comunque, per una ventenne potenzialmente fenomeno! Alle sue spalle Irene Curtoni che è piaciuta non poco. Al primo intertempo ha rimediato un ritardo di appena mezzo secondo, quindi uno dei migliori, poi si è incartata un attimo a metà percorso portando al traguardo gli sci con 2″08 di ritardo. Ma è sembrata presente, all’attacco e molto dinamica. E’ stata la migliore con il pettorale dal 20 in su.  Le altre azzurre? Poche cose, ma oggi, le pertanti dal 10 in poi hanno tagliato il traguardo con almeno 1 secondo in più a causa delle vasche profonde che hanno solcato il tracciato. Chiara Costazza ha un  ritardo di 2″32, Manuela Moelgg di 3″50

Ranking Bib 30

RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 3 VELEZ ZUZULOVA Veronika

SVK

52.15
2 2 HOLDENER Wendy

SUI

52.69 +0.54
3 4 STRACHOVA Sarka

CZE

52.99 +0.84
4 5 LOESETH Nina

NOR

53.23 +1.08
5 11 SWENN-LARSSON Anna

SWE

53.38 +1.23
6 7 HANSDOTTER Frida

SWE

53.47 +1.32
7 10 GISIN Michelle

SUI

53.50 +1.35
8 8 KIRCHGASSER Michaela

AUT

53.51 +1.36
9 15 NOENS Nastasia

FRA

53.89 +1.74
10 13 GAGNON Marie-Michele

CAN

54.02 +1.87
11 14 VLHOVA Petra

SVK

54.19 +2.04
12 23 CURTONI Irene

ITA

54.23 +2.08
13 20 WIKSTROEM Emelie

SWE

54.33 +2.18
14 18 SCHILD Bernadette

AUT

54.47 +2.32
14 17 COSTAZZA Chiara

ITA

54.47 +2.32
16 9 MIELZYNSKI Erin

CAN

54.48 +2.33
17 12 STIEGLER Resi

USA

54.53 +2.38
18 1 PIETILAE-HOLMNER Maria

SWE

54.60 +2.45
19 21 BARTHET Anne-Sophie

FRA

54.67 +2.52
20 19 DUERR Lena

GER

54.71 +2.56
21 29 GEIGER Christina

GER

55.17 +3.02
22 27 WIESLER Maren

GER

55.24 +3.09
23 16 BREM Eva-Maria

AUT

55.58 +3.43
24 22 MOELGG Manuela

ITA

55.65 +3.50
25 28 BAUD MUGNIER Adeline

FRA

55.87 +3.72
26 6 THALMANN Carmen

AUT

57.67 +5.52
26 FEIERABEND Denise

SUI

DNF
25 TRUPPE Katharina

AUT

DNF
24 MOUGEL Laurie

FRA

DNF

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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