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Slalom donne, Liensberger e Vlhova staccano Shiffrin

Nella prima manche dello slalom femminile Katharina Liensberger e Petra Vlhova, fanno letteralmente il vuoto. 3 decimi di vantaggio dell’austriaca sulla pupilla di Livio Magoni, anche se un errore di non poco conto sembrava pesasse di più L’importanza di partire con i primissimi numeri si è rivelata fondamentale.

La pista è stata perfettamente barrata ma le alte temperature qualche problema le creano. Sono state sufficienti le discese di tre atlete per mandare un po’ in tilt Mikaela Shiffrin. Sembrava avesse timore di saltare perché raramente l’abbiamo vista passare così lontana dai pali. Davanti a lei Wendy Holdener che però paga 1″24 da Liensberger.

Il peso della responsabilità in Casa svizzera ce l’ha lei dal momento che la manche di Michelle Gisin è durata solo 20 secondi, poi è arrivata la classica inforcata. Dopo Shiffrin, che paga 1″30 la slovena Ana Bucik quinta a +1″39, inseguita da una splendida Camille Rast, sesta a +1″67.
Poi inizia un’altra classifica. Lena Duerr è settima a +1″96, Nastasia Noen ottava a +1″96, un centesimo meglio della giapponese Ando. Poi a +2″02  Emelie Wikstroem decima a +2″03, lo stesso tempo di Chiara Mair.

Insomma, impossibile avvicinare i tempi delle prime due. Proprio un’altra gara, anche se attorno al venti i segni si sono stabilizzati e alcune atlete hanno pagato un po’ meno. Per questo sia la Ana Bucik che Nastasia Noen e la Asa Ando sono riuscite a infilarsi nelle top ten

Irene Curtoni non è stata perfetta e avrebbe potuto limitare il ritardo che invece è di 2″48. Federica Brignone viaggiava sugli stessi tempi, ma poi è arrivata lunga in un passaggio e non ha più trovato lo spazio per recuperare, ed è uscita. Tradita anche da una piccola vaschetta che subito dopo ha fregato anche Paula Moltzan. Non è mai entrata in gara Martina Peterlini e come lei stessa ha dichiarato: “Non sono mai riuscita a prendere il ritmo”. Il suo ritardo di 3″11 lo dimostra. Molta delusione perché le condizioni per fare una bella manche c’erano tutte. La prima a esserci rimasta male è proprio lei! Peccato Anita Gulli che era partita davvero bene, con soli 99/100 al primo intermedio, ma poi è andata in calando fino a perdere 3″88. Purtroppo fuori dalle 30 Slalom donne Liensberger e  Slalom donne Liensberger e 

LA CLASSIFICA

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).