Nella prima manche dello slalom di Åre, la slovacca Petra Vlhova ha già quasi messo a posto le cose dimostrando di avere un passo in più rispetto alle dirette rivali. Mikaela Shiffrin si trova al secondo posto con un discreto ritardo: +0.41. Poco più là, l’austriaca Katharina Liensberger, terza a +0,57. Ancora in lizza l’elvetica Wendy Holdener che in questo finale di stagione è riuscita proprio a cambiare marcia. Ora è quarta attardata di 68/100. Poi si super il secondo con Michelle Gisin che al contrario della compagna di bandiera, sembra avere perduto un poco di smalto.
La pista è stata inondata di sale ed ha funzionato abbastanza, perché tutto sommato il terreno non si è distrutto. Certamente il duro è un’altra cosa.
Dimostra i suoi notevoli progressi Martina Dubovska (CZE) che è settima a +1″75, alle spalle della tedesca Lena Duerr (+1″31).
Irene Curtoni paga 1″88. Parrebbe un distacco molto alto e lo è, però è ottimamente all’undicesimo posto provvisorio. Già in ritardo di 4 decimi al primo intermedio, ha scelto di tagliare un po’ troppo con linee un po’ troppo tese, pur dimostrando una certa solidarietà.
Per Martina Peterlini, oltre al risultato singolo di gara, è importante che ottenga qualche punto per garantirsi un posto per lo slalom conclusivo di Lenzerheide. In questa prima non ha commesso errori ma la sua sciata è sembrata poco propulsiva. 23esima a +2″91.
Questo spiega il ritardo di +2″91. Ma come spesso capita la trentina esce alla distanza nella seconda manche. Speriamo si ripeta come a Jasna. Qui le condizioni ci sono tutte con questa neve così tenera che non farà felici le prime dalla manche d’apertura.
Tra i numeri di seconda fascia, ancora una volta la slovena Andreja Slokar ha dimostrato di possedere i numeri. Con una sciata sempre arrembante, è riuscita, col 20, a piazzarsi in nona posizione a +1″81.
Se dovesse finire così, in classifica di specialità non cambierebbe nulla. Anzi, verrebbero solo amplificate le posizioni prima di questa manche.