Il francese Clement Noel si trova al comando della prima manche dello slalom di Madonna di Campiglio. Amore e odio per lui la 3-Tre: felice nel 2020 quando fu terzo, disperato l’anno successivo quando per vincere poteva anche concedersi di metere la mani in tasca, invece usciì a due porte dal traguardo!
Ora sembra proprio intenzionato a vendicare quell’episodio stampando una prima manche da leccarsi i baffi. Linee strettissime, centralitò assoluta, sempre in spinta. Nessuno come lui perché chi più chi meno qualche grattatina ce l’ha lasciata su un terreno preparato ad arte e “pulito” anche per l’ultimo a partire.
In classifica le sorprese non mancano: a 37/100 si trova il norvegese Timon Haugan che poteva anche limitare il ritardo se non avesse sporcato il passaggio sull’ultimo dossetto. Con lo stesso tempo c’è Loic Meillard, sceso con l’1 con la sua solita precisione assoluta.
A 42/100 il bulgaro Albert Popov che è arrivato al penultimo settore in luce verde. Poi anche lui non è riuscito a inte rpretare alla perfezione la lunga che immetteva sul tratto conclusivo.
È perfettamente in linea per la vittoria (sarebbe la quarta) Daniel Yule, quinto a soli 47/100, 3 in meno di Marco Schwarz e 8 del giovane rampollo Alexander Steen Olsen. Con Manuel Feller, ottavo e vincitore nel prino slalom di Gurgl, si cambia decimale: +0,68 il gap da recuperare, 1 centesimi in più per Atle Lie McGrath.
In una manche che non supera i 50 secondi, Alex Vinatzer si trova al 13esimo posto a 91/100 di ritardo. Era davanti a Noel nei primi 20 secondi, poi con l’aumentare della pendenza è tornato a peccare con il vecchio vizio di arretrare il peso sulle code. E allora il ritardo ha iniziato a lievitare. Tommaso Sala non è ancora giudicabile. Si vede eccome che gli mancano due mesi di pali nelle gambe. Non può reggere i ritmi degli altri e se ne deve fare una ragione. Non ha ancora il ritmo gara.
Un po’ deludente Henrik Kristoffersen che sembra non avere trovato il giusto set up più con gli scarponi che con gli sci. Vedremo se gloi riuscirà lo scontato arrembaggio nella seconda manche.
Si salva Stefano Gross: con il passare dei numeri il ripido si è pulito lucidandosi e allora tenere le linee strette non è stato più possibile. 1″94 il suo ritardo, ma si classifica proprio col trentesimo tempo!. Tobias Kastlunger ha perduto il ritmo sul ripido. Tre porte è riuscito a superarle ma al limite, tanto è vero che è stato costretto a buttarsi dentro per rimanere nel tracciato, ma a quel punto lo scarpone ha toccato il ghiaccio ed è volato via per la tangente. Più o meno lo stesso errore commesso da Simon Maurberger. Niente da fare anche per Giuliano Razzoli. Debilitato dall’influenza non è mai riuscito a spingere e quando è così la 3Tre non perdona: +2″74! Applausi per Corrado Barbera che lotta come un matto e rimane fuori per 3 decimi per un errorino sulla diagonale prima delle ultime 7 porte. Sarà 33esimo al traguardo
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