Fenomenale seconda manche di Manuel Feller che spinge come un dannato dalla prima all’ultima porta. Quella posta sul dosso finale se lo mangia come nessuno perché è da annoverare tra i capolavori della tecnica.
Henrik Kristoffersen cerca di imitarlo e ci riesce quasi finendo terzo a 21 centesimi. Davanti al capitano c’è Atle Lie McGrath, che scia benissimo ma forse un po’ troppo rotondo e allora il vantaggio della prima manche non basta per vincere. Secondo a 1 decimo!
La manche di Clement Noel è l’espressione massima della sciata del francese che riesce a esprimersi al meglio sfoderando tutto il suo repertorio tecnico: precisione millimetrica, linee dritte e ritmo che si mantiene a giri altissimi. Quartra posizione meritata. Era 12 esima a metà gara.
Precipita fuori dai 15 Tommaso Sala che predilige la precisione all’attacco e su questo pendio quando si assume questo atteggiamento si perdono tante posizioni.
Diverso l’atteggiamento di Alex Vinatzer che invece dà l’anima e rischia tutto. Nelle ultime porte non riesce più a tenere la linea ed è costretto a quasi fermarsi. taglia il traguardo ma finisce 26esimo
Si mangia le dita Tobias Kastlunger (24esimo) che stava portando a casa una super seconda manche perché sul ripido aveva azzeccato tutto, poi sul finire di quel muro, su un dosso arriva lungo ed è costretto a tirare una frenata per rimanere dentro il tracciato. Possiamo calcolare un secondo di gap buttato via. Però in slalom questo può capitare quando non ti risparmi e tiri al massimo fino a sfiorare il limite.
Troppi errori per Stefano Gross (27esimo) che si scompone in un paio di passaggi senza riuscire più a prendere il giusto ritmo.
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