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SL Semmering. Zrinka Ljutic ringrazia papà Amir e domina la prima manche

SL Semmering. Zrinka Ljutic ringrazia papà Amir e domina la prima manche! La ventenne croata col pettorale numero due, sfrutta al massimo la tracciatura del padre e con una prova esemplare crea un bel vuoto tra lei e le avversarie. Sono 51 i centesimi di vantaggio sulla tedesca Lena Dürr e ben 98/100 sul pettorale rosso Camille Rast.

La svedese Anna Swenn Larsson si è auto eliminata con un errore (arretramento) che l’ha costretta a concludere con un ritardo superiore ai 4 secondi. Wendy Holdener, pur sciando bene paga +1″13, 3 centesimi meno della slovena Neja Dvornik, mentre Sara Hector incassa il quinto tempo con +1″49.

Soltanto Zrinka è riuscita a spingere su un disegno non molto ritmico ma la croata ha rischiato davvero al limite del possibile e in un paio di occasioni stava per saltare. Chi non si è fidata come lei, o semplicemente perché non c’è riuscita, ha visto lievitare il proprio tempo. Considerando che non ci sono stati inserimenti di numeri a doppia cifra, il nono tempo di Andreja Slokar, pettorale 16, suona come un’impresa, anche se il distacco è di +2″09.

Ottima qualifica per Martina Peterlini che si piazza all’undicesimo posto a +2″29, davanti a Katharina Truppe, Emma Aicher e a Lara Colturi.

Nessun’altra Azzurra nelle 30

È di +3″73 il ritardo di Marta Rossetti (29esima dopo le prime 30) che ha tirato solo nella prima metà del tracciato. Poi la volontà assoluta di rimanere dentro al tracciato ha preso il sopravvento e allora il distacco ha assunto un valore un po’ troppo alto. È di +4″42 il gap di Lara Della Mea che non trova mail il ritmo giusto. Fuori dalle 30 entrambe così come Vera Tschurtschenthaler (+3″90 col 38), Lucrezia Lorenzi (+4″09 col 41), e Giorgia Collomb (+4″58 col 52).

L’unica atleta partita nelle retrovie capace di qualificarsi è stata l’elvetica Eliane Christien che col 47 ha staccato un ritardo di +2″91, addirittura 19esima.

Vedremo se dopo 4 secondi posti (uno in gigante) Zrinka riuscirà a vincere la sua prima gara di coppa del Mondo. Appuntamento alle 13:30.

La classifica della prima manche

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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