La sfida Vincent Noel e Marcel Hirscher è finita con la discesa del pettorale numero 3, porprio quello del fenomeno francese, vincitore di Wengen e di Kitz, perché non è riuscito a stare dentro il tracciato. Mente libera per Hirscher? L’impressione è che anche se Noel avesse superato il traguardo, le avrebbe prese lo stesso perché la prima manche dell’austriaco è da inserire tra i suoi capolavori. La perfezione assoluta, mai un’imperfezione, passaggi chiave superati con millimetrico anticipo e precisione. Per questo motivo, l’elvetico Daniel Yule, pur bravissimo, è secondo a 99/100, 1 in meno di Alexis Pinturault, oggi più bravo da slalomista che gigantista. Poi il sempre attivo Ramon Zenhaeusern a +1″09 e Henrik Kristoffersen, quinto a +1″15. Questi quattro atleti hanno più chance di altri di giocarsi il podio. Più impegnativo per Andre Myhrer che è sesto ma a un gap di 1″43.
Manni Moelgg, anche se pare stare meglio fisicamente, non ha brillato più di tanto, ma a vedere i tempi degli altri, alla fin fine se l’è cavata: +1″81, e poi ci crede: “Potevo tirare di più sul piano finale, ma nella seconda sarà una bella battaglia“. Non saranno dichiarazioni esultanti quelli di Stefano Gross che purtroppo ha infiorcato alla quarta porta. Fuori dai 30 Razzoli e Tionetti, mentre si è ricisto un super Alex Vinatzer, che in fondo si è preso il lusso di prendere una porta al contrario – giocoforza, e a registrare iun gran tempo: è 18esimo! Marco Schwarz e Felix Neureuther hanno commesso errori abbastanza gravi tali da far lievitare il ritardo oltre i due secondi. Fuori dai trenta Giuliano Razzoli e Riccardo Tonetti, disarcionati Simon Maurberger e Hans Vaccari.
Ancora bene il bulgaro Albert Popov, che si qualifica pienamente con il pettorale 46 e si appresta a ripetere l’exploit di Kitzbuehel.
La seconda manche è prevista per le 20.45.
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