Un epilogo pazzesco e tutt’altro che scontato quello nello slalom dei Mondiali Junior a Tarvisio. Cornelia Oehlund partiva davanti a tutte ma ha dovuto dare fondo a tutto il suo talento, oggettivamente sopra a tutte le altre, per conquistare la vittoria. Dopo il secondo settore infatti, causa un errore piuttosto grave, si è trovata a rincorrere ma ha tirato una linea drittissima negli ultimi 15 secondi tornando in vetta con 1:28,61.
Alle spalle della svedese Leonie Raich e Natalie Falch hanno mantenuto le posizoni della prima manche seppur abbiano sciato meglio della vincitrice nella seconda rosicchiando qualche centesimo. Quarta l’altra svedese Esther Nordberg.
Sulla pista tarvisiana il ritmo e il corretto ingresso sul palo sono stati elementi fondamentali per sfruttare al meglio le tecnicità del tracciato. Il timing è stato l’elemento caratterizzante della discesa di Giorgia Collomb che ha pagato un errore nella prima parte del percorso ritrovandosi immediatamente e sciando come ha già fatto vedere in Coppa del Mondo. Linee rotonde ed efficaci con ottimi parziali negli intermedi sino al traguardo e quinto posto finale a 76 centesimi dalla vincitrice e soli 46 dal podio.

Le altre azzurre nello Slalom mondiale a Tarvisio
Emilia Mondinelli ha ripetuto la prova della prima manche nella quale è mancato un pizzico di aggressività specie nella parte centrale del tracciato. La Valsesiana ha risalito la graduatoria sino al nono posto conquistando una più che dignitosa top ten a un secondo dalla vincitrice.
Ambra Pomaré pare non si sia trovata a proprio agio tra i pali della seconda manche. Una sciata poco efficace con poca spinta specie nell’appoggio con lo sci destro che a volte è parso scappare leggermente. Ha conlcuso al 13° posto a 1:40 dalla Oehlund.
Giulia Valleriani è stata la prima delle cinque azzurre a scendere in pista. La ventenne di Latina è partita molto bene con un buon ritmo e la giusta aggressività. Poi però ha pagato forse la stanchezza nella seconda parte del tracciato lasciando qualche decimo sul percorso senza commettere errori evidenti.
Tatum Bieler è partita con la giusta aggressività ma ha subito pagato la mancanza di ritmo. Spesso in ritardo sul palo e arretrata ha commesso un paio di errori prima di quello fatale che l’ha fatta uscire.
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