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SL M BORMIO: Moelgg quasi Felix

Giù il cappellino di lana, scende Manni Moelgg. Ed ora sugli attenti, perché l’azzurro tira fuori gli stessi artigli usati l’anno scorso e sale sul podio sulle nevi dello slalom di Bormio, recupero di Zagabria. Manfred, quinto dopo la prima manche, ha fatto la differenza, ironia della sorte, nel tratto a lui meno congeniale, ovvero sul falsopiano che collegava il muro iniziale con quello che immetteva sul pianoro finale. Ha prevalso su Herbst che lo precedeva e su Myhrer che si è sportivamente suicidato alla terza porta. Impossibile stare davanti a Felix Neureuther, tornato il fenomeno di sempre, ora che ha sconfitto quello stato influenzale che lo ha tartassato fin dall’inizio di stagione. Talmente fenomeno da battere anche Marcel Hirscher al quale ha dato ben 40 centesimi, distacco creato sulle prime porte sul ripido. Bravo comunque l’austriaco a recuperare sul finire perché al secondo intermedio si era ritrovato dietro anche a Moelgg. Piccola delusione per Patrick Thaler che non ha sciato come sa fare, cioè senza freni, come dire… a tutta! Ha tirato il freno specialmente nella prima parte e la sua corsa si è arenata in undicesima posizione. Stefano Gross aveva una gross…a occasione di liberarsi da probabili fantasmi – sindrome dell’errore – e affrontare la seconda manche senza fronzoli, tirando a tutto, perché il disegno delle porte lo permetteva e i segni non erano ancora così evidenti. Così come ha fatto il giapponese Naoki Yuasa, quarto (20esimo nella prima manche) che ha sciato come l’anno scorso a Campiglio quando salì addirittura sul podio recuperando tantissime posizioni (dalle 26esima alla terza piazza!!!). Un ritmo impressionante che gli ha permesso di realizzare il miglior tempo di manche. Un vero e proprio capolavoro dello slalom, compiuto soprattutto nelle prime 25 porte dove si è inventato una linea quasi folle. In quel tratto ha dato una media di 6 decimi a tutti, Hirscher compreso! Gli è andata bene grazie anche a una risposta atletica formidabile. Invece Stefano, pur senza commettere errori, ha preso davvero tanto, come se avesse sciato sulla difensiva. Speriamo si sblocchi. Non è andata per niente bene nemmeno a Christian Deville che ha preso una gran botta verso la fine, quando comunque era transitato al secondo intermedio con oltre un secondo di svantaggio su Yuasa che comandava fino a quel momento. Entrato troppo nella buca col busto abbassato, si è creati uno strano effetto fionda che lo ha fatto sobbalzare verso l’altro con un relativo atterraggio violento sulla schiena e sulla testa. Per fortuna solo una gran botta.

 

MOELGG al traguardo:
Un podio molto importante. Ci lavori senpre tutta l’estate, poi in gara non va mai sempre bene come vorresti. Non ho pensato oggi, non mi son sentito proprio benissimo all’inizio poi ho sciato davvero alla grande. Questo slalom mi piaceva, e festeggiare la mia 200esima gara col podio è una gran bella soddisfazione. Ringrazio mio fratello perché forse sono un po’ troppo duro con lui quando mi prepara i materiali. Avanti così!

Rank Bib FIS Code Name Year Nation Run 1 Run 2 Total Time FIS Points
 1  5  201702 NEUREUTHER Felix  1984  GER   1:00.26  59.49  1:59.75  0.00
 2  3  53831 HIRSCHER Marcel  1989  AUT   1:00.25  59.86  2:00.11  1.86
 3  7  292491 MOELGG Manfred  1982  ITA   1:00.83  59.57  2:00.40  3.37
 4  19  301709 YUASA Naoki  1983  JPN   1:02.23  58.25  2:00.48  3.78
 5  4  501111 HARGIN Mattias  1985  SWE   1:00.38  1:00.42  2:00.80  5.44
 6  18  192665 GRANGE Jean-Baptiste  1984  FRA   1:01.56  59.31  2:00.87  5.80
 7  17  422304 KRISTOFFERSEN Henrik  1994  NOR   1:01.55  59.38  2:00.93  6.11
 8  13  202462 DOPFER Fritz  1987  GER   1:00.95  59.99  2:00.94  6.16
 9  6  501017 MYHRER Andre  1983  SWE   1:00.65  1:00.58  2:01.23  7.66
 10  41  511983 AERNI Luca  1993  SUI   1:02.75  58.55  2:01.30  8.03
 11  12  290732 THALER Patrick  1978  ITA   1:01.19  1:00.23  2:01.42 Tags

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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