Toh, Marcel Hirscher… L’austriaco comanda lo slalom di apertura a Levi, al temrine della prima manche. Una gara perfetta, sporcata solo da un errorino alla fine dle muro, recuperto comunque alla grande. Felix Neureuther non è stato da meno e i 22 centesimi di ritardo non si possono attribuire a problemi incontrati su un percorso disegnato dal suo allenatore. Mario Matt, come tutti gli austriaci, ha evidenziato un atteggiamento tecnico mai visto prima, in maniera così evidente: sul lungo piano iniziale, le braccia sono rimaste molto alte, punto in cui lo snodo del palo regala meno resistenza. Il meccanismo funziona! Alle sue spalle si era infilato il nostro Patrick Thaler, ma subito dopo il giovane talento norvegese Hennik Kristoffersen è stato un centesimo più veloce, piazzandosi al quarto posto. Bravissimo Thaler, perché dall’inizio del muro al traguardo ha perduto davvero pochissimo da Hirscher e se avessimo le analisi alla mano potremmi anche evidenziare, come forse nella parte centrale è stato addirittura migliore dlel’asso austriaco. Consideriamo ppi che la pista ha sì tenuto bene, ma i segni, dopo i primi 10 partiti, si sono fatti sentire, obbligando gli atleti a infilare le lamine non proprio a filo-palo. Gli altri Azzurri? Sono lì, ma non così avanti: 16esimo Moelgg, 17esimo Razzoli, 20esimo Gross. Fuori dai 30 Deville e Nani, Fuori dal tracciato Tonetti. Seconda manche alle 13.00
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