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SL Levi: comanda Noel, 8 in 6 decimi! Braathen yes, Hirscher no, Vinni out!

In un tracciato eccezionalmente angolato per una pista come la Black Levi, l’esito della gara rimane apertissimo con 5 atleti racchiusi in 4 decimi. Comanda il francese Clement Noel col tempo di 59″67, quindi di 4/5 secondi in più rispetto alla media di uno slalom.

QUI LA PRIMA MANCHE DI CLEMENT NOEL (non visibile con Chrome)

A soli 2 centesimi Loic Meillard che è bello scoprire aver risolto i problemi riscontrati a Sölden. Sul terzo gradino del podio virtuale sventola ancora la bandiera francese perché Steven Amiez ha trovato il tempismo giusto per interpretare questo percorso perdendo dal compagno di squadra solo 21/100, 9 in meno rispetto al tedesco Linus Strasser. Ha sfruttato il disegno del percorso affidato al suo allenatore Dave Ryding che adora gli angoli acuti: 41 i centesimi di ritardo.

Clement Noel ha fatto la differenza nel tratto in iniziale e in quello finale, ovvero sui piani. Sul ripido ha perduto quasi mezzo secondo ma nelle ultime porte ha costruito la leadership provvisoria.

Sorprendente la prova dell’elvetico Tanguy Nef che col pettorale 28 si infila al sesto posto a soli 48/100 dal miglior tempo

A fare da spartiacque tra i pretendenti al podio e gli scontenti c’è il vincitore di Sölden, Alexander Steen Olsen, che con un’ottima manche si pone al settimo posto a soli 57/100. Exploit per l’atleta di casa Eduard Hallberg, che perde solo 6 decimi indossando il pettorale 40. Risultsto che spinge il croato Samuel Kolega al nono posto a 65/100 da Noel. In top ten c’è anche Lucas Pinheiro Braathen l’ultimo atleta a rimanere sotto al secondo (+0,86).

Poi inizia un’altra classifica dove i ritardi superano il secondo. Il capofila degli inseguitori è Henrik Kristoffersen, staccato di +1″01, appena piò veloce del compagno di squadra Timon Haugan partito col pettorale numero 1. Male il detentore della Coppa Manuel Feller che sbaglia nella parte finale del primo piano accumulando al traguardo un distacco di + 1″18, appena dietro al bulgaro Popov.. Non una bella prima anche per Yule, Zenhauesern, McGrath e Raschner.

Giornataccia in Casa Italia: Tommaso Sala non trova mai il ritmo e sfiora i 3 secondi di ritardo. Alex Vinatzer scia bene nel tratto iniziale, poi, quando il pendio inizia a farsi piò pendente con le porte piò avvicinate, inizia a spostare il peso sulle code fino a perdere il controllo e a uscire dal tracciato. Stefano Gross risulta il migliore con un gap di +1″97, ma non basta, per soli 2/100! Sulla stessa linea Tobias Kastlunger che incassa un gap di +2″03, troppo elevato per la qualifica. Stava sciando bene Tommaso Saccardi a meno di 6 decimi all’imbocco del muro, ma poi è saltato dopo 4 porte sul ripido.

QUI LA PRIMA MANCHE DI ALEX VINATZER (non visibile con Chrome)

Marcel Hirscher, dopo l’exploit di Sölden in gigante, incontra maggiori difficoltà in slalom. Scivola un paio di volte ma non si arrende e conclude con un ritardo di 2″59 che non gli consente di qualificarsi. Una fitta al cuore per i suoi ammiratori. Non tanto per la mancata qualifica, ma il 35enne ha incontrato davvero tante difficoltà tecniche ma riconosciute in lui fino a 5 anni fa!

Tutt’altro ha fatto vedere Lucas Pinheiro Braathen che col 33 ottiene il nono tempo. Insomma il fenomeno è già lì e ora potrà lottare addirittura per il podio che ha sfiorato a Sölden.

La seconda manche alle ore 13:00 con diretta su Rai Sport ed Eurosport

La classifica della prima manche

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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