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SL lady Zagabria: Shiffrin vola

Se qualcuno desiderava una controprova prima di convincersi che Mikaela Shiffrin è tornata quella dell’anno scorso, questa mattina è stato accontentato: l’americana ha chiuso la prima manche dello slalom di Zagabria con un vantaggio tale da creare un abisso tra lei e il resto del mondo. l’austriaca Kathrin Zettel, autrice di una super manche, su un terreno reso marmoreo dalla barratura, è seconda con 8 decimi di ritardo, mentre la ceca Sarka Strachova, altrettanto in forma ed elegante nel suo gesto tecnico ritrovato, prende 1 secondo e 03. Eppure Mikaela, all’imbocco dell’ultimo muro, stava per saltar fuori per un taglio eccessivo di linea. Con una reattività felina ha ritrovato l’appoggio giusto per rimanere nel tracciato, ma ha dovuto grattare la neve con le lamine in maniera brusca. Almeno mezzo secondo si è perduto lì e meno male altrimenti la seconda manche sarebbe stata proprio poco attraente. Anche se già adesso… La leader di classifica della specialità, Frida Hansdotter, è settima a + 2"15, mentre Tina Maze, prima a partire, è quinta, alle spalle di Nina Loseth, a +1"75, ma a meno di 3 decimi dal podio. Alla slovena, serve incamerare punti rispetto ad Anna Fenninger, attualmente 245 la differenza, per prendere il volo e tenere a debita distanza la stessa Mikaela Shiffrin nel caso dovesse ritrovarsela anche in superG. 
In casa nostra abbiamo visto una Chiara Costazza splendida fino all’ultimo muro, dove prendeva 4 decimi dalla shiffrin al primo rilevamento e appena 8 al secondo (quarto tempo virtuale). Poi all’ingresso del muro conclusivo, ha perduto quel fantastico ritmo che aveva avuto fin dalla partenza, e con un taglio sbagliato ha buttato al vento la zona podio: comunque è nona a +2"19, appena alle spalle di Hansdotter (ottava), Kirchgasser (settima) e Pietilae-Holmner (sesta). Potevamo attenderci qualcosina di più da Manuela Moelgg, ventesima che ha finalmente trovato quel duro dove riesce a sentire lo sci, ma il ritardo di 3"29 (diciassettesima) non corrisponde propriiamente alle sue e nostre aspettative. Sara Pardeller è sembrata troppo lenta nello scappar vita superato il palo e il ritardo è salito inesorabilmente fino a quando due porte più ravvicinate di quelle precedenti l’hanno costretta a inforcare. Irebe Curtoni, con i suoi soliti problemini tecnici, ha portato a casa la qualifica e nella seconda partirà tra le prime e c’è da sorridere. Felicità che è assoluta per Federica Brignone, ventunesima nonostante il pettorale 43. Qundo le piste tengono, lei riesce a rimanere dentro e a giocarsela nella manche conclusiva. Uscita anche Nicole Agnelli. Tante le atlete uscite pari circa al 30%, 25 su 68

Ranking


RANK BIB NAME NAT TIME DIFF
1 7 SHIFFRIN Mikaela

 

USA

56.88  
2 6 ZETTEL Kathrin

 

AUT

57.68 +0.80
3 4 STRACHOVA Sarka

 

CZE

57.91 +1.03
4 13 LOESETH Nina

 

NOR

58.57 +1.69
5 1 MAZE Tina

 

SLO

58.63 +1.75
6 2 PIETILAE-HOLMNER Maria

 

SWE

58.66 +1.78
7 8 KIRCHGASSER Michaela

 

AUT

58.71 +1.83
8 5 HANSDOTTER Frida

 

SWE

59.03 +2.15
9 16 COSTAZZA Chiara

 

ITA

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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