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Slalom Killington: Mikaela Shiffrin passeggia e stravince

Dopo una prima manche vinta con un vantaggio incredibile, Mikaela Shiffrin passeggia nella seconda e stra vince anche lo slalom di Killington. Impossibile per chiunque avvicinare l’americana anche perché su un terreno così marmoreo nessuna è capace di sciare come lei. Dunque con questa vittoria ottenuta con un vantaggio di 2″29, raggiunge il totale di Marie Moser Pröll, 62 vittorie! Impressionante!
Non è scappata la piazza d’onore a Petra Vlhova che è comunque stata brava a contenere il distacco. Quando ha visto Wendy Holdener inforcare alla seconda porta, poi ha tirato un sospiro di sollievo.

A quel punto è scoppiato fragoroso l’urlo di gioia di  Swenn-Larsson, che in realtà  non ha impressionato ma visto l’andazzo delle altre è stata comunque brava a difendersi su quel terribile ghiaccio. Poi la tedesca Christina Hachermann (quarta con erroraccio) e la norvegese (e bellissima) Nina Haver-Loeseth. In ordine sparso il bel gruppetto austriaco della “Katharina family“, curiosamente tutte e tre con lo stesso nome:  Liensberger (tropo seduta, sesta), Gallhuber (pasticicona, ottava e preceduta dalla Remme) e Huber (uscita).
Da segnalare la bella manche della giovane norvegese Thea Louise Stjernesund, classe ’96. Quindicesima col 47 di pettorale

Due le Azzurre qualificate, Irene Curtoni, che aveva chiuso la prima in 15esima posizione e una non slalomista pura, Federica Brignone, undicesima. Normale, indipendentemente dalla specialità qui si sono salvate solo le atlete d’élite. E Fede è una delle poche.

Detto questo ricordiamoci che Federica parteciperà agli slalom soltanto quando è in abbinata al gigante.

Ebbene Irene ha sciato sulla falsa riga della prima. Tanti errori ma comunque una buona grinta che quando c’è premia sempre. Rispetto a Levi e alla gara di ieri, qui è andata a punti grazie alla decima posizione (quindi 5 recuperate). Non male per un’atleta in crisi.

E Fede? Volata via nel vento. Probabilmente non ha più visto i piedi ed è arrivata inevitabile l’inforcata quando stava andando come un treno. Aveva incrementato il vantaggio di mezzo secondo sulla Loeseth portandolo a +7 decimi.

Giusto per curiosità l’ultima classificata, la tedesca Lena Duerr, ha chiuso con un distacco di oltre sette secondi. No, non si è fermata!

Ora la Coppa femminile prende il posto dei maschietti e si trasferisce a Lake Louise per due discese e un superG

 

Qui la classifica

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).