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SL Gurgl: Noel fa un altro sport! McGrath e Amiez inseguono

Clement Noel vola nella prima manche dello slalom di Gurgl, secondo appuntamento di Coppa della specialità. Il francese non ha cambiato modalità rispetto a Levi, gara vinta a mani basse, ma in questa prima manche ci ha messo qualcosa in più.

Su un tracciato piuttosto complicato, con quel muro di marmo che ha messo in difficoltà tutti gli atleti, tra in quali Lucas Pinheiro Braathen uscito, solamente Clement è riuscito a tenere la giusta linea dalla prima all’ultima porta, sempre in anticipo sul palo con la possibilità di spingere. Solo due atleti sono riusciti a rimanere sotto al secondo di ritardo: il norvegese Atle Lie McGrath che paga +0,88 e Steven Amiez, a +0.94, già messosi in luce a Levi (6°).

La sensazione è che il terreno si sia addolcino con la discesa dei primi 7/8 slalomisti, ma alcuni protagonisti ci hanno capito davvero poco. Come Linus Strasser finito all’inferno (+3″16), Henrik Kristoffersen (8° a +1″76), Loic Meillard che lo segue a 2 centesimi e Daniel Yule che paga +2″08.

Con Feller, Rochat e Strolzl finiti fuori, ha tenuto duro l’austriaco Fabio Gstrein, staccato di 12/100 da Amiez, mentre Dave Ryding, aggrappandosi all’esperienza, si ritrova quinto a +1″23, seguito dal bulgaro Alberto Popov (+1″29) che col 21 può ricevere l’applauso di tutti! Molto bravo sul ripido come il croato Samuel Kolega (+1″32) che dimostra, come in Finlandia, di essere cresciuto tantissimo dal lato tecnico.

Alle sue spalle Kristoffer Jakobsen (+1″42), Tanguy Nef a +1″45, Armand Marchant a +1″49 decimo. Fuori dalla Top Ten virtuale anche Steen Olsen, tra i più in forma: il giovane norvegese incassa +1″89. Ma la lotta per il podio rimane apertissima, dal momento che ci sono una decina di atleti racchiusi in un secondo.

Non rimane dentro al tracciato Marcel Hirscher: arrivato sul ripido ha iniziato ad accumulare ritardo di linea col peso sempre più sulle code. Insomma, il suo rientro, dopo la felicità di Sölden, si sta complicando, almeno in slalom.

Alex Vinatzer (25esimonon ha voluto rischiare di saltar fuori come a Levi e con una condotta di gara molto accorta, ha superato il traguardo sano e salvo portandosi però dietro il fardello di +2″21 di gap. Ha perso 6 decimi solo nelle prime 10 porte, 7 sul muro, poi ha iniziato a tirare un po’ di più. Non una bella prestazione, ma la tattica messa in campo era quella di puntare alla qualifica, quindi niente rischi e no gas!

Meglio di Vinni Tobias Kastlunger e Stefano Gross, rispettivamente 20esimo (+2″06)  e 21esimo (+2″08).

Finora è un parziale riscatto rispetto a Levi quando nessun Azzurro era riuscito a passare il turno. Non è tanta roba, ma guadagnare posizioni nella seconda è possibile!

È uscito, invece, Filippo Della Vite, ma l’Azzurro, al suo primo slalom di Coppa, aveva realizzato il decimo tempo sul ripido. Poi una classica inforcata proprio a inizio raccordo con il tratto finale. Fino a quel punto era qualificvato. peccato, ma Pippo è assolutamente da rivedere!

La seconda manche alle 13:30 con diretta Rai Sport ed Eurosport

La classifica della prima manche

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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