SL Garmisch, la manche perfetta di Meillard, sarà la volta buona?
Nel secondo slalom di Garmisch, l’elvetico Loic Meillard prenota la prima vittoria della vita in questa specialità. Ha fatto la classica “altra gara” rispetto a tutti, specialmente sulle 8 porte sul muro ghiacciato iniziale. Nessuno è riuscito a stargli vicino in quel tratto, ma anche negli altri settori è andato come una spia, senza preciso con un tempismo invidiabile.
Alle sue spalle tanta lotta: un redivivo Ramon Zenhaeusern si è preso la seconda piazza in condivisione con Johannes Strolz a 51/100. Poi un sempre più scatenato Joaquim Salarich, lo spagnolo che sceso con il pettorale 49 stacca il quarto tempo a soli 55/100 di ritardo, a tesimoniare che sciando bene, la pista conedeva la possibilità di inserirsi. Al quinto posto un altro atleta che esce da un brutto momento, Alexis Pinturault, finalmente in spinta sui tratti di media pendenza. Il francese è quinto a 69/100, 11 in meno della coppia Foss-Solevaag e Manuel Feller.
Il vincitore di ieri, Henrik Kristoffersen paga 88/100, mentre Istok Rodes è l’ultimo a rimanere sotto al secondo di ritardo. Poi si apre una nuova lista comandata dall’austriaco Marc Digruber, +1″08, seguito da Daniel Yule e Tanguy Nef, +1″14 davanti a Timon Haugan e al nostro Giuliano Razzoli, 14esimo +1″21, pulitissimo, ma un po’ troppo in gestione nei tratti dove in realtà sarebbe in grado di fare la differenza.
Tra lui e Alex Vinatzer, 17esimo a +1″34, ci sono Michael Matt e Linus Strasser. Anche il 22enne gardenese non è riuscito a mettere in pratica la sua velocità d’azione. È sembrato un po’ in confusione. Troppo cauto, Tommaso Sala che è riuscito a non buttare via la manche, realizzando il miglior tempo nell’ultimo tratto, ma il ritardo è pesante: +1″68. Poco efficace e troppo prudente Simon Maurberger che con 2″29 è fuori dai 30, la stessa sorte capitata a Stefano Gross che con un ritardo inferiore, +1″96 è sfortunatamente 31esimo per 5 centesimi.
Non saranno della partita Clement Noel e Kristoffer Jakobsen, usciti ancora una volta., Per il francese, neo campione olimpico, si tratta del quarto out di stagione, arrendevole sul muro iniziale, dove non è riuscito nemmeno a reagire. Lo svedese è alla sua sesta gara che non conclude, sette considerando Pechino. Come loro Gstrein, Rochat, Popov e Aerni
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