Sl Garmisch, la clamorosa manche di Tanguy Nef!
Le vie dello slalom sono sempre più infinite. Con una pista che si segna dopo le primissime discese è impensabile che possa scendere Tanguy Nef col 25 e fare meglio di Henrik Kristoffersen e di Loic Meillard che comandavano la manche comodamente, divisi solo da un centesimo.
Eppure è successo! La manche della vita? Crediamo di no, ma il frutto di una crescita tecnica costante e la capacità di leggere un tracciato non ideale per gli slalomisti che prediligono le linee dritte.
Il 25enne elvetico è arrivato al primo intermedio con 37/100 di gap su Henrik, ritardo che è riuscito a mantenere fino a metà percorso. Poi ha messo il turbo, volando letteralmente su una neve per lui tutt’altro che sorda. Così si è messo davanti a tutti con 7 centesimi sul norvegese, 8 sul compagno di squadra Loic.
Bisogna anche dire che la situazione dopo il 25 di pettorale, è migliorata con l’ingresso in pista del sole.
Henrik Kristoffersen deve la seconda piazza un po’ al numero uno di pettorale, un po’ a una prima parte che nessuno è riuscito a imitare. Con pista liscia i primi cinque, sei, sono riusciti a evitare segni e buche che si sono formati subito a causa di un terreno tutt’altro che duro.
In rapporto, la migliore performance è stata quella dell’elvetico Daniel Yule che si è affidato alla sua grande esperienza. Ha capito che con quella situazione di neve e il pettorale 11, andare troppo stretti sul palo non avrebbe pagato. Con una sciata rotonda e mai una grattata, è stato vicinissimo alla coppia di testa, perdendo inevitabilmente qualche decimo nell’ultimo tratto più pianeggiante. È quarto a a 47 centesimi, due più veloce di Manuel Feller, 10 su Linus Strasser.
Spettacolare anche la manche di Sandro Simonet che col 32 si piazza al settimo posto. Insomma, Svizzera padrona della scena, con 4 atleti nei primi 7 posti.
Non benissimo gli Azzurri. Il migliore è stato Tommaso Sala che col venti ha fatto una super manche. Tra i migliori nel primo tratto, ha fatto quello che la pista gli ha concesso, mantenendo un ottimo ritmo senza errori. 13esimo posto a +1″32. Poi c’è Stefano Gross che è stato bravissimo nel primo tratta, poi ha pagato eccessivamente fino a concludere con +1″55
Alex Vinatzer, spesso in difficoltà quando non c’è ghiaccio, ha scelto linee strette ma alla fine la tattica non ha per niente pagato: +1″69.
Poco meglio Giuliano Razzoli che ha sciato meglio ma ha tirato una frenatona nel breve tratto centrale in piano (arretramento) lasciando solo lì almeno un secondo. Poi ha rosicchiato qualcosina nelle ultime dieci porte, concludendo a +1″59. Out invece Simo Maurberger.
L’oro di Pechino, Clement Noël, ha commesso lo stesso errore tattico di Vinni ed è nono a +1″18. L’argento Strolz si è difeso con il settimo tempo a +1″02, dietro a Pinturault.
La seconda manche alle 12:30
l Garmisch Kristoffersen-Meillard
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