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SL Flachau: la terza perla di Mikaela Shiffrin

Se qualcuno non crede che lo sci in Austria è sport nazionale, dia un’occhiata alla registrazione dello slalom femminile di Flachau. Sotto una fitta pioggia e un cielo coperto di nebbia con relativo tasso di umidità elevatissimo, migliaia di appassionati hanno assistito alla gara come in uno stadio di calcio. Spettacolo allo stato puro. E le protagoniste hanno contribuito a un ottimo show, nonostante condizioni limite le abbiamo impegnate oltre ogni limite. Tra queste Michaela Kirchgasser, la prima, dopo tante, a scalzare dalla leadership Nicole Hosp, poi la svedese Pietilae-Holmner, la migliore della seconda manche, il che ha dell’incredibile perché è scesa col pettorale 27. Una manche da podio e così è stato anche grazie alla troppa foga di Marlies Schild, che non ha potuto far altro che fermarsi per un taglio che in quel tratto di piano non avrebbe mai pagato. Ma ci ha pensato Frida Hansdotter a scalzare dalla leadership provvisoria la connazionale, con un’azione fatta di semplicità: pochi movimenti e sci piatto, facendosi un baffo dei buchi vicini ai pali. Una performance che nemmeno un’ottima Riesch è riuscita a battere. Avrebbe potuto salire sul podio, ma un po’ la paura di uscire e quindi perdere punti preziosi per la classifica generale , un po’ un assetto sugli sci troppo spostato sulle code nelle ultime 20 porte, l’ha fatta scendere dalla piazza d’onore guadagnata nella prima manche, al quarto posto. E poi, la Regina dei rapid gates che si è regalata la rerza vittoria di stagione, la settima in carriera. Ha vinto con 83/100 sulla Hansdotter e 1"14 sulla Pietilae-Holmner, nonostante avesse un secondo di vantaggio dopo la prima manche. Significa che non si è per nulla risparmiata e in un paio di passaggi ha rischiato anche di uscire. Ma Mikaela e lo slalom vivono in simbiosi ed è un puro caso se nelle gare future dovesse cedere la prima posizioni. Dopo questo slalom, Maria Riesch comanda la Coppa con 781 punti, seguita da Anna Fenninger con 709, Tina Weirather con 673, Shiffrin con 614, Gut con 608 e Maze con 533. Sono in sei e se la possono tutte giocare. Una Coppa appassionante.

Il resto della gara è stata comunque molto valida grazie a una tracciatura intelligente, senza angoli che avrebbero spezzato il ritmo e frenato le atlete. E piaciuto a Nicole Hosp che si è ricordata di essere una brava slalomista ed ha realizzato il secondo miglior tempo di manche. Nella seconda prova  la nostra Chiara Costazza è stata la migliore quarta (ha dato 7/100 alla Shiffrin): quando non commette errori Chiara va come una spia. Peccato davvero per la sua scellerata prima prova. La possibilità per entrare nelle prime otto, risultato che le permetterebbe di andare a Sochi, secondo le regole stabilite dalla Fisi e dal Coni, è alla sua portata. Chiara ha concluso al diciassettesimo posto ed è stata l’unica azzurra a qualificarsi nelle trenta. Per soli 7 centesimi, infatti, Federica Brignone, pur scesa con un pettorale altissimo, non ce l’ha fatta. Ma è lì, lì anche lei ed ora attende la prossima chance. Bella gara, podio giusto!

Rank Athlete Country Results
1 SHIFFRIN Mikaela USA 1:45.83
2 HANSDOTTER Frida SWE 1:46.66
3 PIETILAE-HOLMNER Maria SWE 1:46.97
4 HOEFL-RIESCH Maria GER 1:47.23
5 KIRCHGASSER Michaela AUT 1:47.38
6 HOSP Nicole AUT 1:47.82
7 LOESETH Nina NOR 1:47.98
8 ZETTEL Kathrin AUT 1:47.99
8 HOLDENER Wendy SUI 1:47.99
10 GAGNON Marie-Michele CAN 1:48.01

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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