Chissà se nel corso della discesa Marlies Schild riesce anche a fare dei calcoli e a rallentare quando è certa della vittoria. La sensazione è stata proprio questa. Nel corso della seconda manche, quando doveva guardarsi da una prestazione super di Maria Hoefl-Riesch, l’austriaca ha attaccatto incrementando il vantaggio e nella seconda parte del tracciato, dove la tedesca era stata superlativa, ha lasciato carvare i suoi sci con disinvoltura perdendo parte del vantaggio senza, di fatto, rischiare niente. Terza vittoria consecutiva e tanti saluti perché sembra davvero imbattibile. Neanche la pista segnata, a causa della malsana scelta di far girare molto, non l’ha minimamente condizionata così come non ha fatto per la Riesch. Brava la tedesca ad attaccare e a fare la differenza sul piano prima dell’arrivo. Ha messo presisone a Tina Maze che, partita all’attacco, ha commesso un errore che ne ha condizionato il proseguo della discesa. Terzo posto per la slovena.
Le italiane hanno pensato più ad arrivare in fondo che ad attaccare. Lecito il pensiero se fatto da Federica Brignone che, brava a qualificarsi con il pettorale 52, non ha voluto gettare alle ortiche il risultato. Nicole Gius ci ha provato ma è stata imprecisa e forse ha pagato qualche incertezza iniziale. Il decimo posto di Manu Moelgg è certamente buono però l’atleta delle Fiamme Gialle è parsa guardinga e cauta. La sua attenzione nel non commettere errori ha sortito una sciata precisa ma è risultata poco efficace su questo tracciato. Appuntamento per lo slalom il 29 a Lienz
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