Cara Petra, se vuoi battere Mikaela Shiffrin devi essere perfetta dalla prima all’ultima porta e sperare che invece l’americana combini qualche pasticcio. Così non è stato e Mikaela ha portato i 4 centesimi di vantaggio accumulati a metà gara a 29 dopo la seocnda manche. Non una Miki marziana come sempre, perché a metà pista è risultata addirittura in ritardo di 4 centesimi su Petra. Poi nel tratto finale, ha inserito il turbo. Significa vincere il 35esimo slalom, la cinquantesima gara in Coppa. Ma bravissima anche Petra a conquistare la piazza d’onore che ha rischiato di perdere perché Frida Hansdotter stava per superarla. Ci sembrava infatti strano che Frida si accontentasse della quinta posizione, posizione conquistata a metà gara. Nella seconda la svedese ha estratto dal cilindro una super manche ed è riuscita a salire sul podio grazie al miglior tempo. Poi Bernadette Schild le ha dato una grossa mano uscendo di pista dopo il primo intermedio, dove comunque aveva già perso metà del vantaggio sulla svedese. Notevole la seconda manche dell’austriaca Katharina Liensberger che ha fatto segnare uno dei migliori tempi di manche ricalendo dalla nona alla quinta piazza, alle spalle di Wendy Holdener
Ha sciato bene Chiara Costazza. Troppo bene e con una curva troppo tonda, con le spatole che andavano spesso all’insù. E quando è così non crei velocità e fai più strada. Un nono posto comunque da non buttare, anzi. Anche se il pubblico lo reputa un risultato poco soddisfacente, in un periodo in cui in questa specialità siamo molto indietro, è già buono riuscire a classificarsi nelle dieci.. In questa seconda manche abbiamno visto un’Irene Curtoni diversa rispetto a quella della prima, più decisa, dinamica e dritta sul palo. Ma lei stessa, dopo la prima discesa, ha ammesso di aver affrontato la gara con le gambe dure come il marmo. Bene si sia sciolta, bene abbia concluso 14esima.
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