Che gran peso si è tolta. E che soddisfazione!!! Da due anni aveva Vreni Schneider nel mirino, ma tra un infortunio e l’altro non ha mai avuto la possibilità di ripetere una manche delle sue. Quelle che appunto, fino a due stagioni fa, inanellava come un martello pneumatico. Il Capolavoro si è compiuto sulla Emille Allais di Courchevel. Il tempo fatto segnare da Marlies nella seconda manche è pazzesco: quasi un secondo alla Zettel, 4 decimi a Frida Hansdotter e alla sorellina Bernadette che comandava dopo la prima manche. Ecco il record: 34 vittorie in slalom (36 in totale) come Vreni Schneider! Dicevamo, una manche da ricordare, perché era palese agli occhi la forza e la spinta che ha impresso ai suoi sci nell’ultima parte, dopo aver pennellato pieghe perfette sul muro. Gran spettacolo davvero! Quello che invece, non ha saputo offrire l’americana Mikaela Shiffrin. Verrebbe da dire: Ma che diavolo le è accaduto?" Può capitare a una leader di essere battuta, per carità, ma quello che ha sorpreso è stata un’improvvisa involuzione tecnica, nascosta soltanto nelle ultime 10 porte. Come fosse bloccata d qualcosa, perché quella molla e quella lena alle quali ormai ci eravamo abituati, sono sparite. Per lo spettacolo speriamo si tratti semplciemente di una gironata no. Le Italiane: Sarah Pardeller, ventesima, ma al di là del suo buon risultato, ha sciato come sempre dovrebbe: ha mollato gli sci con intelligenza tecnica, nè all’arrembaggio nè per tagliare il traguardo in sicurezza. Non sappiamo se avesse ancora margine che si è tenuta in valigia per non rischiare eccessivamente, ma ha sciato bene. Certo, si poteva fare di più sul lungo piano finale, spingere al massimo mantenendo linee filanti come ha fatto ad arte l’austriaca Thalmann, 16 esima dopo la prima manche e settima alla fine. Ha portato gli sci al traguardo invece Manuela Moelgg, ventiduesima, che indossa ancora pettorali a due cirfre che iniziano col 6. E’ andata a punti a Levi e anche qui a Courchevel e l’obiettivo di abbassare la sua partenza è stato centrato. Non poteva rischiare troppo. Discorso diverso per Federica Brignone (26esima): ha sciato come nella prima, quando ha mantenuto sempre una buona dinamicità passando alla larga dai solchi di una neve ormai bucata profondamente. Ma partendo col 7 avrebbe dovuto tagliare e passare più vicina al palo e mollare sul finire. Invece il ritmo non è mai cambiato e la curva si è rivelata troppo rotonda. Comunque è andata a punti anche lei ed è forse lpunica azzurra che sa affrontare te specialità: gigante, slalom e superg. Diamole tempo.
Unofficial Results
Rank
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Bib
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Name
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Run 1
|
Run 2
|
Tot. Time
|
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1 | 16 | 51.91 | 53.26 | 1:45.17 | |
2 | 3 | 51.84 | 53.66 | 1:45.50 | |
3 | 9 | 51.71 | 54.68 | 1:46.39 | |
4 | 2 | 52.41 | 54.19 | 1:46.60 | |
5 | 10 | 52.35 | 54.38 | 1:46.73 | |
6 | 8 | 52.66 | 54.15 | 1:46.81 | |
7 | 21 | 53.29 | 53.60 | 1:46.89 | |
8 | 19 | 52.92 | 54.03 | 1:46.95 | |
9 | 13 | 53.17 | 53.88 | 1:47.05 | |
10 | 22 | 52.98 | 54.21 | 1:47.19 | |
11 | 15 | 52.32 | 54.88 | 1:47.20 | |
12 | 1 | 52.61 | 54.67 | 1:47.28 | |
13 | 14 | 53.12 | 54.19 | 1:47.31 | |
14 | 28 | 53.11 | 54.47 | 1:47.58 | |
15 | 12 |
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