Sarà una seconda manche stupenda. E’ vero, Marcel Hirscher si trova in testa dopo una manche dove è sembrato avesse ancora un bel po’ di gas da aprire. Considerando che nelle seconde manche molla totalmente gli ormeggi, sarà dura stargli davanti, ma non è che chi sta dietro è così disposto a lasciargli spazio così facilmente. Si è risvegliato dal sonno profondo il russo Alexander Khoroshilov che ha chiuso a 23/100 dal Re Leone, mentre l’elvetico Luca Aerni, rampollo del nostro Matteo Joris, ha imbroccato questa volta la manche giusta ed è lì a soli 37/100. L’elvetico ha tolto il terzo posto provvisorio al nostro Manfred Moelgg, colpevole di aver perso l’esterno sul muro in un passaggio per fortuna dove la velocità non era così elevata. Con un ritardo di 44/100 è quarto con 5/100 di vantaggio su Henrik Kristoffersen che, pur sciando divinamente, ha perso anche lui il tempo in un paio di occasioni. Bravissimo anche Daniel Yule che è lì, assieme a un gruppetto di aspiranti eroi a +0,53, seguito dal sorprendente Hirschbuehl a +0,58, dal norvegese Sebastian Foss-Solevaag a +0,59. Il distacco aumenta poi con Feller (+0,74) e l’inglese Ryding che si ritrovava in testa a metà gara per poi non riuscire a cambiare ritmo sul finale e a concludere a +0,75. Bisogna arrivare alla 12esima posizione prima di trovare Stefano Gross, terzo qui l’anno scorso. Deve recuperare 85/100 ma meno di mezzo secondo dal podio. Una classifica cortissima se si pensa che il 30esimo paga solo 1″67 da Hirscher. Potenzialmente sono tutti ancora abilitati a un risultato da ricordare. Per un soffio non si è qualificato il giovane Fabian Bacher che ha chiuso al 34° posto a +1″71. Più lontani Razzoli +2″12, Sala +2″22, Thaler +2″27, Deville +2″71. Out Tonetti e Liberatore . C’è da dire che chiaramente la pista si è segnata e non è più stato possibile fare il tempo. Bella la tracciatura che ha permesso agli atleti di tirare al massimo.
SL Campiglio: Hirscher si nasconde, ma…
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Marco Di Marco
Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).
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