L’SL di Madonna di Campiglio vede il ritorno di Henrik Kristoffersen e un fantastico Alex Vinatzer dietro solo al grande campione norvegese e a Foss-Solevagg che gli è davanti per un solo centesimo.
Davvero bellissima la prova di Alex sia nella prima che nella seconda. Ora è costante e non molla mai. Gli manca ancora qualcosina per fare la differenza, ma la sensazione è che ci farà sorridere sempre da qui in avanti. Da non dimenticare che non è in perfette condizioni fisiche e che l’operazione all’appendicite di un mese fa l’ha costretto ad arrivare alle sue gare con molti pali in meno nelle gambe. Per Alex è il secondo posto in carriera, il primo a Zagabria l’anno scorso.
Henrik Kristoffersen si è decisamente riscattato. Non è ancora al top, perché lo abbiamo visto asciare molto meglio, ma oggi andava rincorrendo il risultato. Le posizioni fuori dal podio lo deprimono e forse anche lo umiliano. La sua prima manche poco efficace gli stava rovinato la serata che invece si è conclusa con la maglia Fulmine.
Ha migliorato la sua classifica, passando dalla 12esima piazza alla testa al termine di una manche comunque splendida, tutta rabbia e voglia di sbranare tutti quanti. Con la soddisfazione di essersi messo dietro quasi tutti i big. Clement Noel che ha sbagliato ancora.
Stessa cosa per Daniel Yule che ha combinato un disastro finendo lontanissimo. Su questo tipo di neve, proprio non riesce a esprimere il suo talento. Poi Alexis Pinturault che col ventesimo tempo di manche ha totalizzato lo stesso tempo di Strasser e Grange. È andato a palle per aria anche il piano di Feller, bravo a recuperare nell’ultimo tratto ma non tanto per chiudere davanti a Kristoffersen e per meritare, come in badia, il podio. Il vincitore di Badia, Zenhaeusern è franato invece nel tratto forse a lui più congeniale: tredicesimo, i misteri dello slalom.
Manfred Moelgg non ha raccolto quello che la sua bella seconda manche ha prodotto. Ha sbagliato solo sul dosso finale prendendo la porta in maniera troppo diretta. Per un pugnetto di decimi ha perso tante posizioni. Ma è bello sapere che è ancora molto competitivo. 15esimo alla fine.
Simon Maurberger non è stato un fulmine ma si è visto che su una pista meno rovinata ha patito meno: 6 posizioni recuperate. . Ci vorrà ancora un po’ di tempo perché torni a essere il Maurberger preciso e potente che abbiamo visto l’anno scorso prima di Chamonix. Una buona 23esima posizione
Davvero peccato per Stefano Gross che se la stava giocando. Poi un arretramento eccessivo sul muro l’ha costretto ad affidarsi a una sterzata dei piedi per prendere la porta successiva. Purtroppo gli è andata male: inforcata!
Il padrone di questa seconda manche si chiama Kristoffer Jakobsen, decimo, la nuova speranza svedese dello slalom. Suo il miglior tempo. E con lui ci mettiamo anche Jean Baptiste Grange, classe (tantissima) 84. Il mito francese è passato dalla 25esima alla sesta posizione grazie al tempo di 1 solo centesimo superiore a quello dello svedese. Ha recuperato 19 posizioni!
Il pettorale rosso ora è di nuovo sulle spalle di Kristoffersen che ha 140 punti, inseguito da Feller con 130, Zenhaeusern con 120 e il nostro Vinartzer con 110.