SL Campiglio: clamorosa vittoria di Yule, Braathen scivola al quarto posto
Chi andava a cercando emozioni nello slalom di madonna di Campiglio è stato accontentato. Vince l’elvetico Danile Yule davanti a Henrik Kristoffersen e a daddy Linus Strasser. A Lucas Braathen non basta il vantaggio di 4/5 decimi accumulati nella prima manche e finisce al quarto posto, con Loic Meillard che inforca a metà muro.
Per Yule si tratta della terza vittoria sulla 3Tre e – sarà un caso – ma capita ogni due anni: 2018, 2020 e 2022!
Braathen ha ceduto solo nella seconda parte di gara e dovrà valutare se questo è dipeso da fattori tecnici o più emozionali. Nella prima manche, chiusa nettamente in testa, non aveva mai smesso di spingere. Nella seconda ha stranamente alzato il piede nelle ultime 15 porte. E in un short race come questa non te lo puoi permettere. Diciamo che a 22 anni ci sta anche…!
Chi ha avuto la fortuna di ammirare la gara a bordo pista o dal parterre, di emozioni ne ha vissute un sacco.
Inizialmente tutti a fare il tifo perché lo svedese Kristoffer e Jakobsen recuperasse più posizioni possibile (saranno 20!). Partito tra i primi (27esimo nella prima), nel quarto di cinque settori crea un solco tra lui e tutti gli altri e si piazza sulla sedia del leader per un buon venti minuti.
Fin quando arriva l’austriaco Marco Schwarz che scia come un computer. Non ancora come quello che vinse la coppa di specialità, ma c’è molto vicino. Jakobsen fa però a tempo a mettersene altri dietro, tra i quali Giuliano Razzoli al quale si può dire tutto tranne commenti negativi, dopo un autunno passato a curare il mal di schiena.
Ma anche Tommaso Sala che scia bene, attacca con precisione, ma nel tratto finale dove bisognava mollare di più, non trova il ritmo giusto e non riesce a fare il tempo, insufficiente anche per far parte della top ten.
A Marco e a Kristoffer iniziano a venire i brividini quando il bulgaro Popov si mette dietro a entrambi e in partenza ne mancano solo otto. Ci pensa Feller e rompere i loro sogni che realizza il terzo tempo di manche fino a quel momento.
Il suo compagno di squadra Strolz non conclude, ma senza colpe. Uno dei numerosi pali volanti della serata, gli finisce sotto allo sci tre porte dopo essere uscito dalla sua sede. È una cosa che non capita praticamente mai e bisogna capire perché questa sera è accaduto così tante volte. Più che altro perché non si ripeti più, altrimenti si sfalsano le gare. Johannes stava sciando stra bene, ma… ma difficilmente avrebbe fatto meglio di Henrik Kristoffersen che scia sempre meglio, manco fosse un giovane virgulto in fase di crescita!
Ma ancora non poteva immaginare cosa sarebbe accaduto dopo. Così parte la prima smorfia quando taglia il traguardo Daniel Yule, che sul Canalone Miramonti sembra Super Pippo quando mangia le noccioline magiche. Riuscire a stare davanti a daddy Linus Strasser ci sta anche, ma a Meillard e Braathen? Allo svizzero sì perché Loic inforca a metà muro. Ma anche a Braathen che si blocca nell’ultima parte di gara. Chi l’avrebbe mai detto!
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