Marcel Hirscher, ancora una volta impartisce lezioni di slalom. Una furia amnche nello slalom di Adelboden la cui vittoria nasce nella manche decisiva, quella che conta ovviamente di più. Dietro di lui non c’è Schwarz, Kristoffersen o Pinturault, ma Vincent Noel. Prima o poi doveva capitare perché quando scii in questo modo il podio non ti può sfuggire. Il francese, 21 anni, è secondo in uno slalom doc. Prendere solo 3 decimi dal Marcel Hirscher che abbiamo visto oggi è una cosa da raccontare. Battere Henrik Kristoffersen, oggi terzo, poi… E stare davanti al suo capitano Alexis Pinturault, quarto, è tanta roba. Avrebbe potuto batterlo Marco Schwarz ma il giovane austriaco conferma Zagabria, ovvero, primo nella prima manche, out nella seconda. Roba da psicologo! Bellissimo finale comunque, perché quando in testa c’è un ragazzino di 21 anni è una notizia che fa bene al mondo dello sci. Allo spettacolo è mancato quel qualcosa in più che in genere è più presente, di Henrik Kristoffersen, ma il fenomeno norvegese è un po’ disturbato in quest’ultimo periodo. Quando (o se) troverà la giusta serentià, la battaglia sarà ancora più avvincente. Poi battere Marcel Hirscher sarà sempre difficile, se scia in questo modo anche impossibile, ma proprio quando accadrà, sarà ancora più emozionante.
Quando l’elvetico Ramon Zenhaeusern tira così deritto sui piani dsa fare la differenza. Poi se l’è cavata in qualche modo sul muro, però la sua prestazione è da segnare sul block notes. Quinto al traguardo.
Da segnalare la prestazione del croato Elias Kolega, sesto con 15 posizioni recuperate, 22 anni appena, uno dei pupilli di Ivica Kostelic. Con il pettorale 48 ha posto le basi della sua giovane carriera, grazie a una seconda super manche.21 esimno l’anno scorso a Wengen, 20esimo quest’anno a Zagabria, ottavo oggi. Gran bella prestazione!
Gli Azzurri
ne abbiamo infilati sei nei primi 30 e la soddisfazione è a metà. Bel gioco di squadra (Nessun’altra ha fatto meglio), ma la classifica non ci fa esultare.
Avrà anche la sua età, avrà anche la febbre, però ragazzi, l’Italia del gigante e dello slalom è ancora nelle sue mani. Parliamo di Manfred Moelgg che non ha fatto una seconda manche stellare ma comunque è sempre il migliore dei nostri, ovvero tredicesimo.
A Stefano Gross, sedicesimo, non possiamo chiedere nulla. Ha dolore, non si allena e affronta slalom tosti come questi solo con il cuore. Ha difeso l’onore nei confronti dei giovanotti della squadra. Simon Maurberger, diciasettesimo, non si è tirato indietro nella prima parte, poi sul muro ha tirato su il piedino per non rischiare.Senza infamia e senza lode. Fabian Bacher, 24esimo, non ha sfruttato appieno l’opportunità di farsi vedere nella seconda manche che affonta per la prima volta, partendo addirittura per primo, quindi in condizione di pista eccezionale. Recuperare il traguardo in totale sicurezza gli sarà anche servito ma questa è una mentalità che non funziona quasi mai. Ad ogni modo complimenti per i primi punti in Coppa del Mondo. Non ha risolto nulla di che Felix Neureuther ma è così che avrebbe dovuto affrontare la seconda manche Fabian. E anche Alex Vinatzer, ventesimo, che non si è tappato gli occhi, ma non ha tirato al massimo come invece ha fatto Riccardo Tonetti (19esimo): per ora più di così non riesce a fare.
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