Gare

Shiffrin sempre più stellare

Non ci sarà nella seconda manche la classica sfida Shiffrin-Vlhova nello slalom di Spindleruv Mlyn, perché la slovacca non ha trovato il piglio di ieri, quello che le ha consentito di far suo lo slalom gigante. Miki le ha dato 1″33! Gara finita? Non ancora, perché oggi a pungolare l’americana ci ha pensato l’elvetica Wendy Holdener che ha chiuso ottimamente al secondo posto a soli 37/100 di ritardo.
Su una neve difficile, un po’ morbida e gessosa, ma con tratti più duri e una visibilità resa precaria da una “pesante” nevicata, nessun’altra è riuscita a trovare la chiave per fare il tempo. La pista ha molte responsabilità perché è molto strano che Katharina Liensberger (+1″66), Bernadette Schild (+1″99)  e Anna Swenn Larsson (+2″33) prendere distacchi enormi dopo poche porte, pur sciando senza errori. Nel suo penultimo slalom di carriera Frida Hansdotter, con una prova esemplare si è beccata 1″26 ponendosi al terzo posto. Con una pista decente sarebbe lì anche lei a lottare per la vittoria.
Irene Curtoni, col pettorale 9, dopo appena 15 porte pagava già un ritardo di 1″17, poi lievitato a +3″75 al traguardo, pur senza commettere errori gravi. La responsabilità di questa brutta manche non è solo del terreno ma anche di uno stato fisico che non le permette di sciare come sa. La lombalgia è una brutta bestia da debellare. E’ riuscita comunque a qualificarsi e partirà per quinta nella seconda manche. Chiara Costazza, decima con l’11, è stata più brava: +2″38. Meglio la prima metà di gara affrontata con grande intelligenza tattica e tecnica. Poi due spigolate hanno fatto lievitare il ritardo che poteva rimanere sotto ai due secondi. Considerando le condizioni, la manche della norvegese Kristin Lysdahl è stata notevole perché con il 14 è riuscita a chiudere al sesto posto a +1″81. Allo stesso modo vale molto il nono miglior tempo della svedese Emelie Wikstroem, pettorale 21, e il 12simo della slovena Meta Hrovat, quinta ieri in gigante, ottenuto nonostante il pettorale 20. Poi però la pista è diventata una pista da bob e Lara Della Mea col 29 non ha avuto la possibilità di fare il tempo, ma non è stata la sua migliore prova dell’anno. Una spigolata al secondo intertempo l’ha mandata fuori giri accumulando un ritardo abissale: +5″55. Non si è qualificata e questa è stata la sua ultima manche di un anno dove comunque è cresciuta tantissimo. Ha esordito in slalom a Courchevel col 43, ha chiuso a Spindleruv Mlyn con 29. Non male

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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