Tanto bella la discesa di ieri, tanto brutto il superG di oggi (tracciato dall’allenatore di Ligety) privo di emozioni se non per il salto finale in diagonale e un paio di dossi. Se poi ci mettiamo la nebbia che ha reso complicata la discesa degli atleti… Ma che sia bello o brutto il tracciato a Matthias Mayer non fa differenza e così come accaduto ieri in discesa, ha posto la firma di una splendida doppietta, portando a casa anche il superG. L’austriaco ha vinto perché avuto più coraggio nel tagliare dritto all’uscita di un dosso, poco prima di un tratto piano, sfiorando a 120 km/h un palo che si vedeva solo all’ultimo. Probabilmente è riuscito a spiare al video la linea che aveva scelto poco prima il francese Adrien Theaux e che gli aveva permesso di segnare il miglior tempo. Matthias ha affrontato quella porta ancora meglio. La differenza di 23 centesimi è tutta lì. Kjetil Jansrud ha preso scelte diverse ed è stato molto pravo alla fine, il che gli ha permesso di collocarsi in terza posizione a 4 centesimi dal francese. Alle spalle del terzetto di testa l’elvetico Carlo Janka che sbaglia sempre meno e che riesce a piazzarsi sempre più spesso nella parte alta delle classifiche. E’ stato 6/100 più veloce del francese Alexis Pinturault che ha saputos fruttsre bene un tracciato che lallenatore americano aveva costruito per Ted Ligety, autore invece di una prova sottotono. Complimenti invece al nostro Matteo Marsaglia che su un terreno più soffice che duro si è difeso azzeccando le traiettorie più difficili, in particolare nel tratto finale dove è riuscito a fare la differenza sul salto conclusivo dove è stato assolutamente perfetto. In quel magico passaggio Matteo è riuscito a recuperare qualche centesimo perduto nella parte centrale, non per errore, ma per mancanza di scorrevolezza. Un sesto posto a 39/100 dal podio, a 66 dalla vittoria, che gli restituisce sicurezza e la consapevolezza di poter lottare coi migliori. Dominik Paris (14esimo) è andato bene solo nel primo tratto, poi si è un po’ perso in un paio di curve ostiche, ma anche nei tratti di maggior scorrevolezza non ha saputo fre la differenza. Ma non c’è niente da fare, quando al nostro gigante buono non piace una pista o un passaggio chiave, affronta la gara senza il piglio giusto. Tra gli altri azzurri, Werner Heel si è praticamente fermato per la conseguenza di un arretramento eccessivo. Ha tagliato il traguardo solo per allenamento. Peter Fill, in mezzo alla nebbia non si è fodato a nuttarsi già come è solito fare e si è limitato a portare al traguardo gli sci oltre la ventesima posizione.
Anche Marcel Hirscher ha voluto affrontare la gara e col pettorale 31, in un momento in cui la nebbia si è magicamente dissolta, ha concluso al 17esimo posto e questo gli ha permesso di guadagnare qualche punticino e a mantenere 116 punti di vantaggio su Jansrud nella classifica generale.
Nei trenta c’è anche il nostro Matteo Casse, migliore nei primi 30 secondi di gara, poi con l’aumento delle difficoltà tecniche si è arrangiato, concludendo a poco meno di due secondi dal leader.
Ranking
RANK | BIB | NAME | NAT | TIME | DIFF |
---|---|---|---|---|---|
1 | 20 | MAYER Matthias |
AUT |
1:31.53 | |
2 | 15 | THEAUX Adrien |
FRA |
1:31.76 | +0.23 |
3 | 16 | JANSRUD Kjetil |
NOR |
1:31.80 | +0.27 |
4 | 14 | JANKA Carlo |
SUI |
1:31.98 | +0.45 |
5 | 10 | PINTURAULT Alexis |
FRA |
1:32.04 | +0.51 |
6 | 4 | MARSAGLIA Matteo |
ITA |
1:32.19 | +0.66 |
7 | 1 | KILDE Aleksander Aamodt |
NOR |
1:32.29 | +0.76 |
8 | 7 | ROGER Brice |
FRA |
1:32.31 | +0.78 |
9 | 3 | GANONG Travis |
USA |
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