Gare

SG Mondiali Saalbach, l’assolo di Marco Odermatt vale l’oro e il Grammy Award!

Mondiali Saalbach, l’assolo di Marco Odermatt vale l’oro e il Grammy Award! Impressionante, non ci sono altre parole. Il fenomeno elvetico disegna linee impossibili mantenendo sempre elevata la sua velocità e ammazza la gara! È forse il suo superG più bello della carriera e non solo perché premiato dal suo primo trionfo in questa specialità a un campionato del mondo. Quella medaglia che gli sfuggì ai precedenti Mondiali di Courchevel quando chiuse al quarto posto per poi vincere la discesa.

L’Austria è felice lo stesso perché dopo l’oro di ieri di Stephanie Venier oggi è arrivato l’argento di Raphael Haaser a 1 secondo netto da Odermatt. Secondo nel superG di Kitzbühel dopo l’infortunio in Val d’Isère con una lieve lesione al crociato, qui ha pescato il jolly con una gara impeccabile e forse anche per demerito di altri favoriti. Un argento che sicuramente dedica alla sorella Ricarda finita ieri al pronto soccorso col crociato e il menisco rotti!

Ha azzeccato la traversa della parte alta dove ha perso davvero poco per poi vivere di rendita senza errori particolari. Ma la vera sorpresa di giornata è rappresentata dal norvegese Adrian Smiseth Sejerstad, anche se il 6° posto di Kitz gli ha fatto tornare l’acquolina in bocca. Per 5/100 sullo sconfitto di giornata Vincent Kriechmayr si mette al collo una medaglia di bronzo insperata. Ed è incredibile che nella disciplina forse più debole la Norvegia riesca a conquistare la seconda medaglia di Saalbach dopo il bronzo di Kajsa Lie di ieri.

Rimane tanto rammarico per Dominik Paris e quella scellerata prima parte

dove perde un secondo per chiudere a soli 16 centesimi dalla medaglia. Nessuno nel terzo settore ha fatto meglio di lui, per poi concludere con ottime scelte, anche se quei 3 decimi persi nel finale sono frutto di una linea troppo ampia nel passaggio precedente allo schuss finale. Lui per primo, al traguardo, si è più volte picchiato sul casco per l’evidente errore commesso sulla traversa. Un settimo posto condiviso con Ryan Cochran-Siegle, entrambi alle spalle di Fredrik Moeller, quinto a +1″22 e di Stefan Stefan Babinsky, sesto a +1″30

Mattia Casse (23°) se l’è cavata nei primi due settori poi ha sbagliato quasi tutto, specie nei passaggi prima dei due pianetti dove ha ridotto sensibilmente la sua velocità. 2″82 da Marco Odermatt è davvero tanto e speriamo che questa delusione possa servire per trovare il riscatto nella discesa.

C’è da mordersi le mani anche per l’irrimediabile errore di Giovanni Franzoni che stava sciando alla grande, in pieno stile Beaver Creek quando concluse al quarto posto. Riteniamo che quella porta saltata sia figlia di una mancanza di esperienza perché l’errore è da riga rossa. Un’amnesia totale in un passaggio non così terribile. È un gran peccato perché era ampiamente dentro al gioco delle medaglie dal momento che perdeva soltanto mezzo secondo a metà percorso circa su una pista ideale per le sue caratteristiche.

Di esperienza ne ha da vendere Christof Innerhofer (24°) ma proprio nella gara più importante della stagione l’Azzurro sbaglia in tutti i passaggi chiave concludendo a poco meni di 3 secondi, appena dietro a Casse.

Ma tanti altri favoriti hanno concluso la gara col muso lungo. Rogentin (9°), Von Allmen (12°), Monney (uscito), i canadesi…

In aggiornamento

La classifica del SuperG

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment