Fino a quando riuscirà a mantenere quel modo sublime di sciare in superG Kjetil Jansrud risulterà pressoché imbattibile. Oggi ci ha provato uno straordinario Vincent Kriechmayr che più di quanto ha fatto non può sciare.
Ma Kjetil sa fare la differenza ovunque perché è riuscito a trovare l’assetto sugli sci perfetto per queste linee e queste velocità. Vincent ha sciato meglio, ha avuto più pelo e si è preso ogni rischio, eppure 14/100 li ha presi.
Come sempre nello sci non vince chi è più bello da vedere ma chi è più veloce e Jansrud, con quella posizione spianata sa far scorrere gli sci come nessu’altro. Si sa poi che Vincent non riesce a mettere lo sci così piatto come il norvegese nei tratti di pura scorrevolezza. Il piede è il piede. Il secondo posto però lo soddisfa anche se avrebbe preferito una compagnia migliore, ad esempio quella del suo capitano Hannes Reichelt (38 anni). Che è rimasto in effetti terzo fino alla discesa di Mauro Caviezel che ha rischiato anche di vincere. Il ritardo di 22/100 su Janrsud premiato il trentenne elvetico con il podio. Nei dieci i migliori della specialità: quinto Svindal, sesto Mayer, settimo Theaux, poi Dressen, Feuz Walder e Kilde.
Non è sempre domenica e Christof Innerhofer, dopo una manciata di secondi sbaglia di netto una curva senza poi riuscire a recuperare. La prima certezza è arrivata dal tedesco Thomas Dressen che lo ha seguito col numero due: 1 secondo di meno! Per di più, l’impatto con quel palo che ha preso in faccia per riuscire a stare dentro gli ha spostato la maschera e quello cha ha visto per tutto il resto della gara non ècertmente stato quello che avrebbe visto senza questo fastidio. Peter Fill ha commesso lo stesso errore di Inner con la differenza che non ha avuto la stessa reazione ed ha saltato la porta, con una pericolosissima spigolata, poi risolta in bene. Dominik Paris ci ha capito davvero poco e ha sbagliato molte linee pur senza commettere errori particolari.
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