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SG Cortina: Lara Gut-Behrami si prende tutto: gara e pettorale rosso

Quando Lara Gut-Behrami scia in questo modo è davvero difficile da battere. È stata semplicemente perfetta, con una piccola sbavatura al Delta dove ha allungato un po’m la linea, ma poi è stata geniale tatticamente e precisa tecnicamente.
Non è stata così veloce come Stephanie Venier che ne ha combinate parecchie ma lasciando sfogare l’andatura ovunque. Incredibile abbia perduto soltanto 21 centesimi, ma sufficienti di conquistare la piazza d’onore con due decimi di riserva nei confronti della francese Romane Miradolì, terza a 41/100 su una pista che in altre occasioni ha mostrato di gradire: 5a l’anno scorso e nel 2019.

In una gara molto combattuta la vincitrice di ieri Ragnhild Mowinckel rimane ai piedi del podio per soli 12 centesimi e conferma di essere tornata quella di sempre, dopo un avvino di stagione dov’era irriconoscibile.

In questo giro la corazzata Azzurra incassa una sonora sconfitta. Si fa per dire, siamo sempre nella parte alta della classifica, ma ormai fa specie vedere il podio senza Tricolore. Sofia Goggia è quinta a +0,58, Marta Bassino sesta a +0,75, Federica Brignone nona a +1″30, Laura Pirovano 12a a +1″35.

Purtroppo anche oggi si è verificato un infortunio che speriamo non sia troppo grave: la canadese Valerie Grenier stava per conquistare un posto sul podio anche oggi, ma tiene toppo a lungo la penultina curva, prima del dosso e si schianta sulla porta successiva per fermarsi contro le protezioni laterali. Portata via con l’elicottero!

Tra le uscite di rilievo, Cornelia Huetter che perde il pettorale di leader a favore di Lara Gut-Behrami. Qualcosa cambia anche nella generale. Con Mikaela Shiffrin fuori uso, speriamo ancora per poco, Lara le si è avvicinata non poco: -195 punti. Sono invece, 371 quella di ritardo di Federica Brignone che a Cortina non riesce proprio ad entrare in confidenza. “Ho sbagliato tutto” dirà al traguardo e l’impressione è che sull’Olympia, le numerose uscite dei giorni precedenti l’abbiano scossa non poco, perché la sua sciata ha perduto completamente sicurezza.

La classifica del SuperG

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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