Si fa, non si fa, si fa, non si fa… Si fa, ma non è il vero superG di Beaver Creek. Partenza abbassata a quella dl gigante, quindi senza il muro, parte chiave della gara, tutto diventa abbastanza banale, ma così è. Detto questo nulla si deve togliere al successo di Max Franz perché le gare sono le gare e le condizioni si sono rivelate più o meno uguali per tutti. Max Franz, dunque, ancora lui vincitore come a Lake Louise. Poi ancora una volta l’elvetico Mauro Caviezel, tre podi in tre gare. Questa volta lontano dal leader che dista 33 centesimi. Sono loro due i velocisti di questa prima parte di stagione. Sul terzo gradino del podio una bella compagnia, tutti a 41/100: Dominik Paris, Aksel Svindal e Aleksander Kilde. Incredibile ma vero, tutti e tre a +0.41. Però è facile che capiti quando hai una gara così breve, con pochi passaggi difficili. Diciamolo, una gara poco divertente, portata a casa perché si doveva, ma il Grande Sci è un’altra cosa. Non è riuscito a far parte della festa Christof Innerhofer che ha sciato decisamente male. Mancando passaggi difficili è venuto meno. Se tutto è semplice Inner scompare. Un po’ come Kjetil Jansrud, Beat Feuz e Vincent Kriechmayr che sicuramente non si sono divertiti. Emanuele Buzzi non ha lasciato il segno se non fuori dalla linea ideale e quando capita così le prendi. Niente acuti anche dagli altri Azzurri. Mattia Casse se l’è cavata bene solo nei primi 30 secondi, poi è naufragtao a oltre due secondi. Matteo Marsaglia decisamente meglio, addirittura il più veloce dopo i primi 10 secondi di gara. Alla fine può essere contento per il suo dodicesimo miglior tempo. E’ il segno evidente che è un atleta ritrovato.
Una gara da archiviare, da ricordare solo per il terzo posto di Paris che vale moltissimo per il morale. Dopo la discesa di ieri era proprio a terra!
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