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Seconda Prova Cortina: Sofia Goggia ha un altro passo! Brignone 2° tempo

Nella seconda prova della discesa di Cortina Sofia Goggia ha un altro passo rispetto a tutte, mentre Federica Brignone realizza il 2° tempo. La velocista bergamasca ha abbassato il miglior tempo di Federica di ieri di oltre un secondo e mezzo: 1’34″63 oggi, 1’36″47 nella prima prova.

Con forte folate di vento in diversi punti, Sofia ha fatto la differenza un po’ in tutti i settori con tempismi e traiettorie praticamente perfette al  salto Duca d’Aosta, al Gran Curvone della zona centrale, forse la più impegnativa perché tende a portare verso l’esterno, allo Scarpadon e alle Pale di Rumerlo.

Brignone è stata la piò veloce nel tratto centrale ma poi ha sporcato qualche linea nell’intento di provare soluzioni diverse rispetto a ieri. 68 i centesimi di ritardo da Sofia, uno in meno di Lara Gut-Behrami che ha fatto praticamente corsa parallela con Fede.

Trovano una prova positiva la statunitense Breezy Johnson e la canadese Valerie Grenier, quarte a +0,82, mentre Lindsey Vonn è sembrata un po’ in difficoltà con uno dei tempi più alti: +3″39.

Superano il secondo di ritardo tutte le altre, a cominciare da Cornelia Hütter che sembrerebbe non essere per nulla entrata in sintonia con l’Olympia (+2″23). E come lei anche Stephanie Venier (+1″97), perché a differenza di tante altre prove, a Cortina non ci sono tanti spazi per bleffare o tirarsi su una volta registrati i passaggi decisivi. Si sta giù dall’inizio alla fine.

Quindi occhio alla tedesca Kira Weidle che stacca il sesto tempo a +1″06, davanti a Mirjam Puchner (+1″33), Nina Ortlieb (+1″34), Ilka Stuhec (+1″46) ed Ester Ledecka (+1″47).

Un po’ più indietro Elena Curtoni che segna il 16esimo tempo a +1″79, mentre Nadia Delago, terza ieri, oggi scende al 19esimo (+1″88), con Nicol Delago a +2″01, Marta Bassino a +2″31 e Laura Pirovano a +2″34. È di +2″85 il gap di Sara Thaler e di +4″39 quello di Vicky Bernardi

La classifica della seconda prova

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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