Clima infuocato al parterre e eccellente sul tracciato, con un leggero nevischio ma buona visibilità, ha accompagnato la discesa libera mondiale. La pista è risultata molto insidiosa con tanti dossi nei curvoni della parte centrale del tracciato. La parte alta doveva essere affrontata con aggressività mentre in basso bisognava dosare la velocità per scegliere le giuste traiettorie.
Svindal ha fatto correre alla perfezione i propri Head e arrivato al traguardo, anche se mancavano ancora tanti pericolosi avversari, si è lasciato andare a un’esultanza che ha sottolineato la bontà della prestazione. Il norvegese dopo le due vittorie della Coppa del Mondo e una serie di successi lunghissima ha ottenuto la consacrazione con questo oro in Austria, la patria dello sci.
Subito dopo è partito Dominik Paris ha che sciato magnificamente perdendo progressivamente centesimi preziosi da Svindal. Il meranese classe 89 con due vittorie in stagione, ha compiuto un vero e proprio miracolo dopo il dosso finale dove ha rischiato di uscire. Tanta velocità sotto i gli sci, aggressività e eccellente conduzione sui dossi. Argento meritatissimo che consolida una stagione straordinaria alle spalle solo di un atleta che anche oggi è stato perfetto. "Ho sciato bene e sono molto soddisfatto di quanto fatto in pista. Ho rischiato un po’ e ho dato tutto anche in fondo. Non avevo fatto la prova questa mattina ma solo la ricognizione". Sul gradino più basso del podio Poisson che ha portato in Francia un bronzo.
Meno bene delle aspettative Innerhofer che ha commesso diversi errori che lo hanno condizionato porta dopo porta senza permettergli di recuperare. Gli altri azzurri: Hell ha avuto quale problema di visibilità mentre Fill ha pagato gli acciacchi ai polsi e spalla che si porta dietro.
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