Sofia, bergamasca della Val d’Astino, nata il 15 novembre 1992, figlia dell’ingegner Ezio e della sua insegnante di Lettere Signora Giuliana: una forza della natura che parla con una elegante “Erre moscia” e sugli sci scatena classe e temperamento già abbondantemente esibiti a livello giovanile. Cresciuta tra l’Ubi Banca Goggi, Il Radici Group e il Rongai Pisogne, sofia nel 2009 aveva fatto quasi l’en plein totale ai Campionati Italiani Aspiranti vincendo superG, gigante, slalom, combinata e arrivando terza in discesa dietro a Lisa Pfeifer e Nicole Agnelli. In quell’anno dell’esplosione si era anche concessa il 2° posto in gigante ai Campionati Italiani Giovani in Val Zoldana dietro Maria Elena Rizzieri. Convocazione in nazionale d’obbligo! Poi un infortunio al ginocchio durante l’estate: non era il primo (Sofia aveva già superato altri guai fisici) ma “ha rotto” non poco. L’inverno 2010 era stato un vano inseguimento al meglio di se stessa, un continuo cercarsi senza trovarsi mai per intero e spesso senza neanche vedere il traguardo. Ma il peggio doveva ancora arrivare: nella prima gara di Coppa Europa del 2010/2011 a Kvitfjell si infortuna ancora seriamente e perde praticamente tutta la stagione. Se non si chiamasse Sofia che in greco vuol dire “Sapienza” e non avesse il suo carattere poteva finire male. E invece adesso eccola lì in tutto il suo splendore tecnico e atletico, ritrovata, determinata a non perdere altri treni. Nella prime gare Fis di questa stagione, a Zinal, è partita in gigante col pettorale numero 47 ed ha vinto. Il giorno dopo, undicesima al termine della prima manche per poi fare una seconda manche pazzesca regalandosi un incredibile bis. Qualcuno mormorò: “Sofia è tornata”. Forse è meglio dire che sta partendo adesso! Poi però, alla vigilia dei mondiali Junior di Roccaraso 2012 ecco un nuovo infortunio. Una disdetta, una maledizione. Ma chi è forte sugli sci è facilmente forte anche sulla neve e così rieccola in pista vincere in Coppa Europa il gigante a Courchevel, la discesa a Sankt Anton e a Jasna, con altrettanti tre secondi posti: gigante di Trysil, la prima discesa di S. Anton e il gigante a Pamporovo. Ha per ora conquistato la leadership nella classifica generale del campionato continentale con 934 punti, 32 in più dell’austriaca Ramona Siebenhofer e quella della discesa libera.
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