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Sandro Viletta, non è una sorpresa!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per molti la vittoria in Super combinata dell’elvetico Sandro Viletta è una sorpresa assoluta. Per molti, certo, ma forse per lui no, considerando il suo recente passato. Il 28enne originario di Valbella di Vaz/Obervaz, ha sempre avuto un ottimo feeling con la velocità, anche se il terzo posto ottenuto in slalom ai Mondiali Juniores del 2006 a Mont Saint Anne, in Canada, gli avevano pronosticato un futuro nei rapid gates.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eppure la prima e unica vittoria e unico podio conseguita in Coppa del Mondo, risale al 12 novembre del 2011 in quel di Beaver Creek, quando conquistò un supergigante partendo col pettorale numero 30, con la sorpresa di Svindal che già si pregustava la vittoria, davanti a Beat Feuz.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ l’unico podio ottenuto nella massima serie, ma proprio quest’anno l’aveva già sfiorato in super combinata a Wengen quest’anno, concludendo al quarto posto dietro a Ligety, Pinturault e al croato Zrncic-Dim terzo per soli 30/100 sull’elvetico. 

Dopo quella magnifica vittoria di Beaver Creek i tecnici elvetici, ma un po’ tutti gli osservtori del Grande Sci, già lo vedevano come possibile star di Coppa, ma diversi infortuni, da lì a venire, hanno fermato la sua rincorsa verso il podio. La massima ripresa proprio lo scorso anno, quando conquistò il titolo elvetico in discesa, superG e slalom gigante, mentre uscì proprio tra i rapid gates. Un mese prima, ai Mondiali di Garmisch, sfiorò una medaglia in super Combinata, vinta da Ligety, concludendo al quinto posto. 
Oggi, Sandro Viletta è riuscito a scrivere sulla neve di Sochi una gara splendida, costruita in slalom dopo una prova in discesa discreta, che però non aveva svelato possibilità di vittoria. Mai fidarsi di questa specialità che regala spesso tante sorprese
 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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