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Salom Kranjska, prova di forza di Swenn Larsson

Forse per Hanna Swenn Larsson è la volta buona, quella vittoria che nella prima manche dello slalom di Kranjska Gora potrebbe arrivare con un’altra prova di forza. In realtà un primo posto ce l’ha già, ma ottenuto nel team event. altra roba. In slalom ha finora ottenuto due secondi e due terzi posti. Questa volta il profumo del successo lo sente…

Il vantaggio è pesantissimo, mezzo secondo su Nina Haver Loeseth, 61/100 su Wendy Holdener e 92/100 su Petra Vlhova. È sembrata un po’ affaticata nell’azione la slovacca, mentre la leader ha sorpreso tutti per il suo ritmo.

Hanna invece ha tenuto duro per tutto il percorso che alla fine, su quel muri verticale, taglia in due le gambe. Ed è qui che la svedese ha fatto quella differenza incredibile rispetto a tutte.

Questa era la chiave per portare al traguardo un buon tempo. Rimanere sempre molto attive in uno slalom che portava un po’ ad addormentare.

Non si è trattato di una manche banale, anche se il disegno è sembrato semplice, o comunque privo di trabocchetti. Ma la pista è davvero tosta!

Alti i distacchi perché l’austriaca Katharina Truppe che è quinta perde oltre un secondo, 1″11. E la norvegese Kristin Lysdahl che è nona, paga più di 2 secondi, 2″04. Da segnalare un’altra bella prova dell’atleta di casa Meta Hrovat, decima a +2″10.

La nostra numero uno, Irene Curtoni, ha chiuso a +2″42. Il maggior ritardo lo ha accumulato nella seconda parte, quindi sul muro, dove si è aperta spesso di busto, arretrando. E in questi casi l’unico modo per rimanere dentro è quella di grattare la neve.

È di 3″35 il gap di Federica Brignone. Un po’ alto ma si spera sufficiente per una qualifica che potrebbe regalarle qualche punticino in classifica generale. Anche se non era questo certo il suo obiettivo primario di oggi, ma affinare il feeling con i rapid gates in vista della combinata di Crans Montana. Un poco più veloce Marta Rossetti, +3″08, che ha dunque maggiori chance di passare alla seconda prova. Chi non rischia niente è invece Martina Petelrini che col 36 è riuscita a infilarsi in 16esima posizione. Proprio una prova maiuscola. Ma alla trentina la qualifica noin basta più. Vuole avvicinarsi alle top e se scierà così anche nella seconda, l’obiettivo potrebbe arrivare! È invece uscita Lara Della Mea

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).