A proposito delle cancellazioni continue di Rosa Khutor, molti, col senno di poi, si sono posti la domanda, era meglio rimanere a casa? Siamo andati direttamente alla fonte per scoprirlo.
Ecco allora Livio Magoni a proposito di Petra Vlhova, tra le atlete che hanno preferito rimanere a casa.
Livio: “Se va tutto bene? Insomma, stiamo correndo parecchio. Siamo troppo pochi e troppe cose da fare.
Però Petra ha avuto modo di riposare un po’
Guarda, non siamo andati a Sochi perché Petra è calata di quasi 4 chili da inizio Sölden, com’era previsto tra l’altro. L’anno scorso alla fine ne perse 5.
Ma è normale? È stress o fatica fisica?
Un misto delle due cose. Bisogna tenere conto dello stress della tiroide. È una vita irregolare la nostra. Ti alzi presto al mattino, colazione alle 6, il pranzo non prima dell’una, in mezzo c’è allenamento oppure gara. Pomeriggio c’è l’atletica, poi il video, le interviste, insomma… Tutto l’insieme. Ma non solo Petra, anche tutto il team è tiratissimo
Quindi niente Sochi
Guarda, da Garmisch in poi non ci sarà un attimo di tregua con 4 slalom, 4 giganti, due combinate e un parallelo che per noi è fondamentale.
Il parallelo?
Sì, perché possiamo vincere una coppetta. Sarebbe la prima nella storia della Slovacchia e questo era il primo obiettivo della stagione. Portane a casa almeno una.
In questi giorni i siete allenati in questa specialità?
No, l’ho lasciata completamente libera per 4 giorni. Soprattutto nel mangiare. Le ho detto abbuffati, mangia quello che vuoi, come se la stagione fosse finita
E non si è mai allenata?
Lunedì e martedì risposo totale e cibo. Poi mercoledì doppio allenamento, giovedì e venerdì uguale con aggiunta di sauna e fisioterapia. Poi abbiamo eseguito alcuni test fisici, una specie di check up completo anche per verificare di non andare in sovrallenamento. O se si sta bruciando tutte le forze. Oggi, comunque, abbiamo fatto 550 curve da slalom a Ladurs che è un po’ la nostra base di allenamento.
Tutto per battere Mikaela Shiffrin?
Noi lavoriamo per battere l’americana.
Beh sta succedendo…
Siamo più bravi tecnicamente, ci sentiamo meglio dopo questo ultimo mese, come avevo previsto. Ma questo in slalom perché in gigante sono tante le atlete da battere, soprattutto Brignone e Bassino.
Se si esprimesse di più nelle gare veloci…
A Bansko se non sbaglia nella prima discesa, o vince o arriva seconda. Io penso comunque una cosa. Quando un’atleta sa sciare bene può dire la sua anche in discesa. Come d’altra parte fanno Shiffrin e Brignone. Basta avere un po’ di coraggio, saltare bene ed evitare le stupidaggini nei passaggi più strani. Nelle dieci, quindici sono sempre dentro.
Ci pensate alla generale?
Certo ma significa che devi sempre arrivare nelle sei, sette in tutte le gare, perché la Mikaela va talmente forte che…
Che ci vorrebbero più atlete di quel livello
Bravo, assolutamente sì. Ma non ce ne sono! Molte sono calate, Rebensburg, Stuhec, le velociste austriache, anche un pochino Sofia e la Wendy che non va più forte come l’anno scorso.
Federica è ancora in corsa…
Sta facendo una stagione la Fede incredibile. Me lo aspettavo. Quando l’allenavo io, cinque anni fa, le avevo detto: “Guarda che se non sbagli tu puoi vincere tutto”
Con il team Shiffrin avete fatto pace?
Si sono ammorbiditi. Mi hanno addirittura chiesto come stavo in alcune occasioni. Mai capitato prima! Mamma Shiffrin invece mi ha proprio tolto il saluto. Come se non esistessi. Stessa cosa Mike (l’allenatore). Miki è molto cambiata invece nei nostri confronti.
A Flachau in mezzo a tutti i giornalisti è venuta da me, mi ha dato una pacca sulle spalle e mi ha detto: “Bravo Livio con Petra stai facendo proprio un gran bel lavoro, grande team!”. Da non credere! C’è però un particolare che mi puzza. È accaduto quando Mikaela si è ripresa un bel distacco di punti. I problemi di rapporti sono invece nati quando eravamo vicini. Comunque, dai, pietra sopra.
Ora andiamo in Russia da Federica Brignone ma a rispondere è Davide, il fratello, perché Fede è in palestra.
Davide, stai giocando a carte?
Ahahah, no sono appena rientrato in camera dopo una bella discesa in neve fresca, non volevo annoiarmi.
È proprio per questo che vi ho chiamato, voi lì ad annoiarvi e Shiffrin, Vlhova e Bassino tra relax e allenamenti…
Non è questione di noia. Non si sta mai con le mani in mano in realtà. Oggi ad esempio sveglia alle sei, poi ricognizione alle otto, alle nove il “niente da fare” per quanto riguardava la gara, quindi un po’ di allenamento in superG.
In effetti però il primo giorno non siamo nemmeno usciti dall’hotel. La Fis ci aveva detto di rimanere lì perché la prova era posticipata. Si era capito però che non si poteva fare nulla. Giovedì abbiamo fatto un po’ di gigante sotto un’acqua pazzesca. Ieri invece, sotto la neve, un po’ di slalom con Sofia mentre le altre si sono divertite in neve fresca.
Quindi un po’ di riposo Fede lo ha fatto.
Si sarebbe affaticata di più se fosse rimasta a casa. Conoscendo Federica si sarebbe divertita a casa sua, ma riposata di meno.
Siete almeno in un bel posto?
Quello sì, siamo nel villaggio olimpico trasformato in un super albergo.
Oggi però, una bella giornata e presumo un allenamento positivo
Bello è un parolone, circa 25/30 secondi su un bel piattone.
Sarà così anche la pista di domani?
Per essere una pista di Coppa del Mondo… qualsiasi turista sarebbe in grado di farla. Niente dossi, c’è solo un mezzo salto alla fine e basta. Però è anche vero che bisogna sapere vincere ovunque se vuoi essere il migliore del mondo.
Ma perché ci siete andati?
A inizio stagione non volevamo andarci. Poi visti com’erano andati i primi due superG e come stava per finire Bansko, abbiamo detto dai, andiamoci, la coppa di SuperG è ancora alla nostra portata.
Se poi arrivi a Cortina e magari ti mancano 20 punti per vincerla e non eri andato a Sochi, ti mangi le dita. Poi, ovviamente bisogna sempre vedere cosa accadrà domani. Se ci sarà la gara e nel caso se Fede riuscirà a ottenere un buon risultato. Comunque sarà, ci avremmo provato…