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Roccaraso2012: Weber, il futuro è qui

Fisico già scolpito nel modo giusto per affrontare la velocità, uno sguardo che sa trattenere le emozioni e le idee ben chiare su quello che sarà il suo futuro. E’ Ralph Weber il Re delle specialità veloci dei Mondiali che gli hanno regalato l’oro in superG e l’argento in discesa. E’ tra i giovani talenti degli schuss uno degli elementi più interessanti del panorama mondiale e la sensazione è che abbia ancora tantissimo margine di miglioramento. E lui, Weber, ne è pienamente consapevole: “E’ come se la strada per raggiungere un buon livello sia appena iniziata. Sapevo di potermi giocare una medaglia in discesa, ma in superG ritenevo che Nils mi avrebbe battuto”. Una sfida tra i due ragazzi rossocrociati che dura da tempo: “Abbiamo la stessa età, siamo cresciuti insieme e ce la giochiamo ad ogni gara. Dal punto di vista tecnico io sono più scorrevole soprattutto sui falsipiani, lui invece è più tecnico. Il tempo vedrà chi è più forte”. Avere due atleti potenzialmente forti nell’anno in cui Didier Cuche abbandona, rende certamente felici i tecnici della Swisski: “Ma Didier è impossibile da imitare. Campioni come lui nascono una volta ogni vent’anni”. Toh, tra loro ce ne sono 19! “Sì è il nuovo Cuche, è il nuovo Cuche”. Ne è assolutamente certa Kathrin, la sorellina di 12 anni che ha voluto seguirlo da Flums, piccola cittadina al confine con il Liechtenstein. In effetti sembra aver già imparato il mestiere: quando taglia il traguardo, confortato dal tabellone dei tempi, toglie gli sci e offre al marchio Head un bacio appassionato. Già Head, gli stessi sci di Cuche! I due si incontreranno certamente a Schladming dove per la verità un erede legittimo del 37enne campione di Le Paquier, per 21 volte sul gradino più alto del podio in Coppa del Mondo, già c’è. Si chiama Beat Feuz e potrebbe anche vincere la Coppa del Mondo generale, obiettivo troppo lontano per Ralph Weber, ma un biglietto per un viaggio nel futuro prossimo l’ha già staccato!

 

 

 

 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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