Riccardo Tonetti lascia il Circo Bianco a 33 anni non da campionissimo ma da esempio sportivo
È arrivata l’ultima gara anche per Riccardo Tonetti. L’ha disputata oggi, a La Thuile in occasione del gigante dei Campionati Italiani Assoluti di La Thuile. 33 anni, atleta delle Fiamme Gialle, papà di due splendidi bambini di 2 e 5 anni, Ricky è stato uno dei nostri migliori combinatisti degli dal 2013 a oggi anni.
Ha iniziato a ottenere i primi risultati importanti a 23 anni, quando il 24 gennaio del 2012 riuscì a conquistare il primo podio in Coppa Europa nello slalom di Zeeel Am Se, prologo della prima vittoria che arriverà a Chamonix. Due anni dopo conquistereà la coppa contintinentale.
Ma il debutto in Coppa del Mondo arriva già due anni prima, nel 2010 e due anni più tardi c’è il primo punticino nello slalom di kranjsla Gora. La Podkoren è la sua pista e nel 2013, nello slalom vinto da Ivika Kostelic davanti a Marcel Hirscher e a Mario Matt, conclude 19esimo. Risultato che migliorerà nel 2014 col 17esimo posto a Levi.
Il grande passo avviene però nel 2015 in quel di Beaver Creek: affronta col pettorale 48 uno slalom gigante e il suo tempo è l’ottavo migliore. Da quel momento sarà quasi sempre tra la decima e la ventesima posizone tra slalo, igigante e superG, quind con una buona attitudine per le combinate. Nel 2016 è ottavo in quella di Chamonix, e la stagione successiva è decimo nel gigante della Val d’Isère, personal best in una gara singola. Nel 2017 arriva il primo infortunio, una lesione al legamento della caviglia sinistra che lo rallenta un po’.
Il 6 gennaio 2018 è ottavo ad Adelboden in gigante, stesso risultato che avviene a Beaver Creek e in Val d’Isère. Il profumo del podio gli pizzica il naso nella super combinata di Bansko (2019) che conclude al quarto posto. E così finisce anche ai Mondiali di Aare sempre in Combinata che rimana distante 19/100.
Nel 2021 una batosta: il 15 settembre in allenamento cade e si procura la frattura composta del malleolo peroneale destro. La caduta provoca anche la frattura al primo metacarpo della mano destra con un trauma costale.
Otterrà ancora buoni piazzamenti lottando instancabilmente per difendere e migliorare il punteggio. Insomma non sarà stato un campione, ma un esempio sì. Perché ha sempre reagito bene superando i momenti no, senza mai mollare di un centimetro l’impegno, sorretto anche da una passione enorme.
Riccardo Tonetti è un patrimonio dello sci Azzurro e sarebbe bello rimanesse nell’ambiente, ad esempio come tecnico. Tempo al tempo, intanto oggi ha potuto salutare i suoi compagni di squadra, al termine della sua prima manche conclusa tagliando il traguardo a braccia alzate.
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