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Ravetto elogia i nostri tecnici

da fisi.org –  Ushuaia, in questi giorni, è zeppa di Nazionali di tutto il mondo. E quelle che mancano arriveranno a breve. Tutto il Circus di Coppa del mondo trova sulle nevi della "Fin del mundo" il terreno ideale per la preparazione estiva.

La Nazionale italiana vanta il primato di avere "scoperto" la stazione più a sud del continente americano e, ancora oggi, gode di un diritto di prelazione sulla scelta delle piste e sulle barrature.
Un bene, certamente, per gli Azzurri che possono godere delle migliori condizioni, ma un superlavoro per i tecnici italiani che sono costantemente impegnati sulle piste. E il lavoro si fa ancora più duro, quando le condizioni meteo non sono favorevoli, come è successo nei giorni scorsi.
"Voglio ringraziare i tecnici della Nazionale, dal primo all’ultimo – dice il dt dello sci maschile, Claudio Ravetto – perché si sono veramente fatti in quattro per permettere agli atleti di avere le migliori condizioni ogni giorno. hanno barrato di notte, sotto la neve, con un freddo bestiale, e la mattina erano pronti a seguire l’allenamento. Sono veramente dei grandi lavoratori e la professionalità che mettono in campo è altissima. Gli atleti se ne sono accorti e sono molto soddisfatti del loro lavoro. Ci tengo a far sapere quanto sia importante il lavoro dello staff tecnico, perché spesso rimane lontano dalle luci dei riflettori e invece ha un’importanza fondamentale".
Gli ultimi arrivati ad Ushuaia sono i velocisti che hanno cominciato con un paio di giornate di gigante e che ora aumenteranno intensità e velocità nei loro allenamenti, mentre prosegue il lavoro di gigantisti e slalomisti.

Ecco i tecnici presenti a Ushuaia: Jacques Theolier, Alexander Prosch, Simone Del Dio, Stefano Costazza, Corrado Momo e il preparatore Vittorio Micotti per le discipline tecniche e Gianluca Rulfi, Alberto Ghidoni, Christian Corradino, Alberto Senigagliesi, Angelo Weiss e il preparatore Tommaso Frilli per la velocità.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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