Alle pendici del Monte Amiata è iniziato ieri un raduno atletico per i Giovani del comitato toscano ad Abbadia San Salvatore (Siena) che proseguirà fino a domani. Nato dalla volontà ideativa di Francesco Contorni – Presidente del Comitato e del conterraneo Giacomo Bisconti, Direttore Tecnico COSCUMA, il raduno vede coinvolti giovani atleti nati tra il 1998 e il 2008 con i rispettivi tecnici di Sci Club e di Comitato.
Un intenso week end iniziato ieri sera alle 18:00 concla presentazione del raduno avvenuta nella sala del Museo Documentale della cittadella mineraria. Qui, Roberto Manzoni, responsabile dellacpreparazione fisica della D.A.S.A. (Direzione Agonistica Sci Alpino) si è rivolto al pubblico composto da atleti e tecnici, esponendo il programma, le motivazioni e i “perché” della preparazione fisica nello sci alpino. Ma anche di quanto essa sia sinonimo di prestazione, prevenzione e salute dell’atleta. Atleta non solo di alta qualificazione, ma anche “children” e “giovane”, che sono il potenziale talento da esplorare e favorire nella crescita totale, fino all’età di massima prestazione.
Roberto Manzoni ha presentato anche lo staff degli esperti che la Federazione ha messo a disposizione del C.A.T. per questo raduno: Paolo Bosio, Luca Rosi, Daniel Salmaso, Walter Stacco e Diego Vinai; assente Luisa Chiesa per impegni scolastici. Al termine della presentazione un interessante momento culturale ha portato ragazzi e adulti a visitare il museo della miniera, compresa una camminata all’interno della stessa, tra ricordi, mezzi e strumenti utilizzati nel passato per scavare il minerale da cui si estraeva il mercurio.
Lo Sport come crescita culturale, dove l’allenamento è parte integrante di un apprendimento globale, questo quanto espresso dal Presidente Contorni nel proporre un raduno che sia denso di contenuti ed esperienze per tutti.
Questa mattina i circa 50 ragazzi si sono ritrovati, divisi in tre gruppi, presso il campo sportivo di Abbadia per dedicarsi a tre tipologie di metodologie allenanti. Tre laboratori diretti dagli specialisti messi a disposizione della Federazione.
Nel primo laboratorio, denominato “Abilità”, Luca Rosi (preparatore atletico della squadra nazionale “C” maschile) si è occupato di insegnare, stimolare e allenare le abilità motorie, attraverso una serie di esercitazioni proposte in successione di difficoltà ma sempre mantenendo un aspetto ludico e divertente, senza esasperazione e/o eccessivo affaticamento.
Daniel Salmaso specialista della riatletizzazione si è preso cura del laboratorio FORZA dove l’elemento condizionale è stato presentato ai giovani atleti in modo interdisciplinare e polivalente.
Il prof. Walter Stacco invece si è occupato del aboratorio “O” come ossigeno, come resistenza, come attività metabolicofunzionale. Un laboratorio dove la fatica è la regina dell’allenamento alla prestazione e dove la ricerca delle proprie sensazioni, collegate alla fatica e alla gestione della stessa, sono sinonimi di corretta valutazione dello stato di allenamento e capacità per l’atleta evoluto.
Domani mattina i gruppi saranno impagnati, come oggi pomeriggio, in un interscambio nei tre laboratori per consentire a tutti
di provare in prima persona, metodiche e sistemi allenanti. Un sistema che permette anche agli allenatori tecnici, nel confronto con gli esperti federali, di trovare giuste risposte e motivazioni al lavoro da effettuarsi nel proprio sci club.
Oggi si è vissuto anche momento cognitivo, dove nell’aula dello spazio giovani di Abbadia, il direttore tecnico COSCUMA Bisconti ha parlato del programma tecnico per lo sviluppo dell’atleta a lungo termine (SALT). Paolo Borio si è occupato, invece, di tecnica, talento ed
evoluzione sciistica nel contesto motivazionale e passionale nel giovane atleta.
Poi è salita in cattedra la Dott.ssa Erica Lombardi “Diet Coach” per esporre le nuove linee di alimentazione per lo sport dove la stessa non è più solo un mero calcolo calorico. Il cibo è interazione corpo e mente e quindi, anche prestazione.
Giornate intense e impegnative quelle di Abbadia San Salvatore che, sull’onda del successo avuto con il raduno estivo di Formia riservato agli
“Osservati”, hanno aperto nuove prospettive di interazione, comunicazione e interfaccia tra settore giovanile, comitati e staff tecnico Federale delle Squadre Nazionali.