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Quante emozione per Manni, Flachau si ferma per lui! Intanto Strolz…

Quante emozione per Manni, Flachau si ferma per lui! Intanto Strolz…
La più grande emozione nello slalom di Flachau, ancora una volta, l’ultima volta, ce la regala Manfred Moelgg. Flachau si ferma per il nostro Manni che viene travolto dall’abbraccio di tutti, atleti, allenatori e con il pubblico delle grandi occasioni che lo applaude per tanti minuti.

Viene fatto accomodare sulla poltrone del leader e col microfono in mano Manfred ringrazia tutti sia in tedesco che in italiano.

Al termine della sua ultima manche, si ferma a un centimetro dal traguardo, si toglie uno sci, naturalmente Fischer che per l’occasione colora la sua soletta con un Grazie Manni, e poi dà inizio alla festa!

La prima manche: spettacolare come sempre negli slalom di quest’anno c’è Flachau che recupera Zagabria: l’austriaco Johannes Strolz fa, come è di moda dire, un’altra gara! Prima che scendesse il nuovo fenomeno austriaco si aveva la sensazione che la manche perfetta si poteva ancora fare.

Ci ha pensato lui a disegnare una manche stupenda, impossibile da replicare. Per questo si trova al comando della gara con 97/100 di vantaggio sulla seconda sorpresa di serata: il norvegese Atle Lie McGrath che col 21 mette a tacere chi pensava che i segni sulla pista avessero condizionato la prova dei numeri un po’m più alti. Alle sue spalle il francese Clement Noel a un secondo tondo-tondo e 1″06 Daniel Yule. Subito dopo l’elvetico sono partiti Giuliano Razzoli e Alex Vinatzer che portano gli sci al traguardo nella loro peggiore performance della stagione.

Razzo gestisce troppo nelle prime 15 porte dove non riesce a trovare il ritmo. E da questo senso di poco adattamento al terreno, zeppo di dossi, non riesce a tirarsi fuori: 2″46 il suo ritardo. Alex Vinatzer sembrava andasse un pochino meglio, ma non più di tanto, poi arriva sull’ultimo dosso che già aveva tradito Kristoffersen e Foss-Solevaag e in quel punto si ferma. Entra troppo dritto sul palo e inevitabilmente conclude con un gap di +3″39. Identico destino per Tommaso Sala che riesce a fare peggio: +3″83. Con Maurberger il trend negativo azzurro non cambia: +3″89, anche lui con l’errore sul traguardo. Eppure le radioline e i monitor ci sono! Anche Stefano Gross non riesce a interpretare bene la gara e conclude a +3″30 mentre Federico Liberatore è out. Morale, Si qualifica soltanto Razzoli che è 24esimo!

Come al solito sarà una bellissima seconda manche, perché la classifica di slalom è sempre più aperta. In questa prima manche Dave Riding è quarto a +1″09, davanti a Manuel Feller che paga +1″22, 11 centesimi meglio di Lucas Braathen che è settimo. Poi Foss-Solevaag che in quel passaggio incriminato riesce a salvarsi a malapena, ma il ritardo è di 1″35, poi Marco Schwarz (+1″38), Alexis Pinturault (+1″39) a pari merito con lo spagnolo Salarich, e Linus Strasser (+1″56). Insomma tutti tranne Kristoffersen e i nostri!

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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