“Non esagerare, stai attenta, prendila come viene…”. Eh sì, certo, i consigli d’amore dei followers di Sofia Goggia non hanno avuto alcun effetto, perché la velocista bergamasca ha realizzato il secondo miglior tempo nella seconda prova della discesa di Beaver Creek. E la differenza l’ha fatta soprattutto in quella parte centrale che aveva sottilmente criticato, dopo la prova di ieri, perché un po’ troppo vicina ai gusti delle gigantiste pure. Questa è Sofia, unica e inimitabile!
Cercando di tenere sempre calmo l’entusiasmo dal momento che la prova non corrisponde per forza al risultato di gara, era davvero difficile pensare che Sofia potesse essere già così competitiva. Insomma, ha la metà, a dir tanto, delle curve che hanno tutte le altre, è reduce da un infortunio pesantissimo, ci si chiede come possa già sciare in questo modo. D’altra parte nello sport ci sono i fenomeni e i fuoriclasse. E poi ci sono quelli che rientrano in entrambe le categorie! Nel settore femminile ce ne sono pochissime, e Sofia è senza dubbio una di queste!
Goggia ha chiuso con 67/100 di ritardo su Lara Gut-Behrami (a proposito di champions!) e con 3 decimi di vantaggio su Federica Brignone, a suo agio come ieri sulla Birds of Prey tranne che sul muro “Non l’ho affrontato bene come ieri. Quel passaggio va superato con meno aggressività, o meglio, con un’azione più morbida“. Il tempo della ticinese così basso rispetto a tutte trova risposta nel secondo settore con 88/100 a suo favore nei confronti di Sofia. Solo Fede ha contenuto il divario in 27/100, quasi tutte le altre pagano circa 1 secondo.
Rispetto a ieri i tempi si sono abbassati di 2 secondi e mezzo: 1’34″13 il tempo di Brignone, 1’31″87 quello di Lara.
Laura Pirovano conferma di gradire il tracciato perché è tra le migliori anche oggi col nono tempo a +1″41 dalla vetta. Cresce di molto Nadia Delago, appena dietro a Lolli, ovvero decima a è+1″45, mentre Elena Curtoni paga +2″39. Marta Bassino oggi ha alzato un po’ il piedino finendo a +2″72.
Meglio anche Cornelia Huetter, sesto tempo a +1″27, dietro a Weidle-Winckelman e a Kajsa Lie, mentre Ilka Stuhec si è accomodata alle spalle dell’austriaca e davanti a Ester Ledecka.
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