La “prima” della Coppa del Mondo maschile è di Alexis Pinturault che detta legge nel gigante di Sölden. Già in testa dopo la prima manche, seppur per soli 2 centesimi sul connazionale Matthieu Faivre, nella seconda è riuscito a fare la differenza. Una manche incontenibile, basata sulla precisione assoluta. Mai una sbavatura, un ‘indecisione. Alexis ha vinto con un vantaggio di ben 54 centesimi! La festa francese è totale perché Matthieu Faivre si è confermato con una parte finale di manche superlativa. Sembrava che Zan Kranjec avesse ormai il secondo posto in mano, perché all’ultimo internedio era davanti per 13 centesimi, ma alla fine l’ex fidanzato di Miki Shiffrin ha trovato la forza per costruire un vero exploit e chiudere davanti per 9 centesimi sullo sloveno.
Per un attimo l’americano Tommy Ford ha sperato nel miracolo di mettere un piedino sul terzo gradino, soprattutto quando ha visto Meillard uscire sul muro, dove invece lui aveva sciato alla grande. E poi anche tutti gli altri che lo hanno seguito a finirgli dietro, fino, a quando è sceso Zan Kranjec bravissimo a concludere 7 centesimi prima di lui. L’errore gravissimo commesso da Marc Odermatt aveva riacceso le speranze ma i due francesi non hanno fallito!
Tra le novità di stagione si conferma la previsione di un’immediata esplosione del norvegese Lucas Braathen, classe 2000! E’ partito con il 40, si è classificato con il 23esimo miglior tempo ed ha concluso sesto (miglior tempo di manche e 17 posizioni recuperate!). C’è il forte sospetto che ci metterà pochissimo a entrare in primo gruppo. Per tirarlo via dal leader corner c’è voluto un atleta 16 anni più vecchio di lui, un certo Ted Ligety, quinto!
Luca De Aliprandini – ottavo – si conferma il migliore gigantista azzurro ma per i nostri colori rimane davvero poca cosa in mano. Buono il suo atteggiamento nella seconda, meno attratto dalle intraversate. Non è il De Aliprandini migliore – e la memoria non ci inganna – e tutto sommato può essere contento di essere partito abbastanza bene.
Riuscire poi a entrare nei top ten (recuperando 9 posizioni) dà fiducia. “Non posso che essere che soddisfatto – ha detto al traguardo Luca – se non altro perché in allenamento mi stavano tutti davanti ed ero un po’ demoralizzato. La risposta in gara è stata diversa e di questo sono molto contento“.
Anche Manfred Moelgg – 20esimo – ha sciato bene ma su quel muro serve un altro impeto. Su altre piste però potrebbe ancora dire la sua. Nessun’altro è riuscito a qualificarsi per la seconda manche.
Per la cronaca, il canadese Erik Read (che sembra giovanissimo ma ha già 28 anni) ha dannatamente sbagliato sul muro concludendo comunque als ettimo posto. Poi Caviezel nono e Nestvold-Haugen decimo. Henrik kristoffersen ha sbagliato tutto quasi all’inizio, poi si è innervosito e quando affronti il ripido coi nervi aniché usare la saggezza tecnica, poi non puoi che finire 18esimo.
Se per gli Azzurri non c’è un’aria di festa, in Casa Austria c’è già aria di crisi. Sia Manuel Feller – 12esimo – che Stefan Brennsteiner (uscito) non hanno inciso. Con Roland Leitinger nelle retrovie, è rimasta proprio poca cosa.
La sfida a distanza tra i velocisti è stata stra vinta da Matthias Mayer – 15esimo- che di fatto ha sciato da gigantista! Forse lievemente goffo nell’azione ma punte sempre rivolte verso il traguardo, il che gli ha garantito un buon risultato, sopratutto nei confronti di Alexander Kilde al quale ha dato 38/100. Dominik Paris invece non era riuscito a qualificarsi.