Dopo il primo passaggio su 4 giri, l’azzurro Mirko Nenzi era davanti a tutti con 18 centesimi di vantaggio sul leader olandese Stefan Groothius. Partito in coppia col kazako Kuzin, uno tra i più forti pattinatori del momento, sembrava davvero in palla ed anche alla seconda tornata la velocità era sopra i 50 Km/h, finendo largo nella corsia esterna proprio per non perdere slancio. Un’azioen di forza che però ha pagato carissimo, perché negli ultimi 150 metri è letteralmente crollato, concludendo con un distacco di 2 secondi sull’olandese, al 25esimo posto. Diciamo che ci ha provato sparando tutte le cartucce in suo possesso all’inzio. tattica errata? Ha solo 24 anni ed è alla sua prima esperienza olimpica e duellare con olandesei e amerciani, mostri sacri della disciplina, non è proprio semplice. Onore al suo spirito combattivo.
L’oro, dicevamo è stato vinto, guarda caso dall’olandese Stefan Groothius, seguito dal canadese Denny Morrison in ritardo di soli 4/100. Bronzo all’altro olandese Michel Mulder, già vincitore dell’oro sui 500 metri (il bronzo al fratello Ronald. COn questo ennesimo successo sono ben 10 le medaglie conquistate a Sochi dall’olanda, 4 ori, 2 argenti e 4 bronzi. Qual è il segreto? Per 4 mesi all’anno, i canali del Paese si ghiacciano e fin da piccoli i bambini giocano a rincorrersi sul ghiaccio. Come si fa a stargli dietro?
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