Cari amici Masters, a ottobre si ricomincia a parlare di sci. Come, per molti di voi, inizia leggendo quanto pubblicato nelle pagine Master del sito web della FISI. Lo scorso fine stagione c’era stato un grosso giro di mail, scritte dalla parte attiva del nostro movimento, con richieste precise volte a limitare gli spostamenti. Convinto fossero recepite e si tornasse alla crescita del nostro movimento, mi tocca invece ripristinare un antico detto latino: «mala tempora currunt». Andiamo per ordine, per prima cosa prendiamo il resoconto della stagione. È in atto un calo di partecipazione all’attività agonistica dei Master, lo vedono tutti tranne la nostra Commissione. Leggiamo quanto scrive Mauro Azzalea nella sua relazione: «I numeri invece hanno parlato diversamente, non quelli “fisiologici” degli appartenenti all’età da 30 a 40 anni, ma nella totalità delle presenze nelle gare: 1.294 in più rispetto alla stagione 2009/2010 e appena 84 in meno rispetto al 2008/2009». Poi conclude: «Molto importante dunque riuscire a mantenere i numeri attuali, ogni sforzo deve essere profuso affinché l’atleta master trovi stimoli per non abbandonare il nostro sport»· Sembrerebbe si sia invertita la tendenza al calo degli scorsi anni. Niente di più sbagliato, dall’esame dei numeri appare evidente che due dati non sono stati compresi. Nella stagione 2009/2010 si era Master da quarant’anni, i 1294 in più di questa stagione si riferiscono appunto alla fascia 30-40 ritornata Master. L’altro dato, ancor più preoccupante, si ricava, nella tabella delle presenze in Coppa Italia (vedi nella pagina a fianco). Il rapporto fra gli atleti del Gruppo B rispetto a quelli del Gruppo A testimonia l’avvenuto sorpasso del numero dei B rispetto gli A. La somma di A e B, in ognuna delle gare dell’allegata tabella sempre ricavata dalla succitata relazione, dà origine al grafico che vedete qui sotto. Altri chiarimenti necessari per «leggere» il grafico: nel 2006 è mancata la neve e nel 2010, con i Master dai quarant’anni, si è spostato il rapporto fra A e B. Non ho dubbi che ci sia un nucleo consolidato di atleti Master che apprezzi l’attuale formula della Coppa Italia, ma sono un centinaio, mentre gli ultra quarantenni che fanno gare (e come tali sono presenti nella lista base dello Sci Alpino) sono quasi 6.000. Perché non spostare l’obiettivo per questi amanti delle gare itineranti per la qualificazione alla Rappresentativa Nazionale? Parimenti alla creazione di circuiti Regionali che formino una squadra Regionale per una sana sfida fra Regioni? Se nel frattempo si realizzassero altrettanti circuiti Provinciali per un secondo livello (o terzo) con l’obiettivo di una sfida fra Province? Proposte semplici, tutte volte a «far divertire» i Master rispettandone i livelli. I propositi di profondere sforzi, espressi nella relazione, mi sembrano vanificati dall’introduzione di una tappa in più della Coppa Italia. Per questo numero mi fermo qui, nel prossimo prenderò in esame altri punti della Relazione e proposte delle quali alcune mi trovano in completo disaccordo. Calendario gare: anche di questo si parlerà nel prossimo numero. Qui chiudo con un «evviva!» per i Campionati Italiani, assegnati all’ASE Catinaccio, storico sci club Master. Saranno tre magnifiche gare nella splendida cornice del Passo di Costalunga.
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