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Olimpiadi: Giochi a rischio per Lindsey Vonn

 La regina della velocità sugli sci è bionda e con gli occhi azzurri, proprio come nelle favole. Solo che a volte anche le fiabe riservano brutte sorprese e così Lindsey Vonn, donna-copertina delle Olimpiadi invernali di Vancouver, ai Giochi del paradosso (poca neve e tanto mare) potrebbe fare solo una comparsata e non l’atteso matrimonio con l’oro olimpico. ??Un infortunio alla tibia destra ha rovinato la vigilia dell’americana, dominatrice attuale dello sci alpino con i suoi due due ori ed altrettanti argenti ai mondiali. Era lei, l’atleta cresciuta sulle colline del Minnesota la star più attesa della XXI edizione della rassegna invernale a cinque cerchi. Forte delle tante vittorie collezionate solo in questa stagione di coppa del mondo, l’americana è arrivata in Canada per fare incetta di medaglie. Gli Usa hanno scommesso su di lei un bel po’ di quattrini, e soprattutto la tv detentrice dei diritti olimpici sperava di rientrare delle spese proprio grazie alle prodezze sulla neve della campionessa di casa. ??Il soprannome lo hanno già coniato da tempo: Vonn-couver, come dire che queste Olimpiadi puntano proprio sul di lei. "So di essere un modello e di rappresentare lo spirito olimpico" raccontava la sciatrice, pronta sulle montagne di Whistler a regalare il suo show ad un Paese intero. Ora si lamenta, "non so se ce la farò a gareggiare", e la carrozza sognata per tornare a casa assume sempre più le sembianze di zucca. ??A due giorni dalla cerimonia di apertura la campionessa 25enne, due volte vincitrice della Coppa del Mondo, ha rivelato di avere subito un infortunio alla tibia destra lo scorso 3 febbraio durante gli allenamenti effettuati in Austria in vista dei Giochi. Interrogata sull’eventualità di un forfait, la Vonn è stata eloquente: "Sì", ha detto, "è una possibilità". La stella statunitense ha spiegato di avere respinto la proposta di un esame radiografico per non avere certezze sull’entità del suo infortunio. "Non voglio sapere nulla. Al momento sono provata emotivamente, ho paura. Non è certo così che si vuole iniziare un’Olimpiade", ha detto

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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