Il ragazzino ce l’ha fatta. Clement Noel ha rischiato perché l’austriaco Manuel Feller ha fatto una delle sue rare ma efficaci manche pazze e il margine di 18/100, quando ne aveva 1″68 di vantaggio, la dice lunga sull’emozione degli ultimi metri. Al terzo posto si è classificato l’elvetico Daniel Yule, più bravo di Ramon Zenhaeusern che ha sbagliato il muro finale. Ma c’è gloria anche per l’Italia perché dobbiamo bearci per la seconda manche di Giuliano Razzoli. Quando non commette errori Razzo sa essere ancora estremamente competitivo, soprattutto quando ci sono tratti filanti e su un terreno non eccezionalmente ripido. Però proprio sul terribile muro conclusivo, pur senza fare sfracelli, ha mantenuto un’ottima precisione come pochi. 14esimo dopo la prima manche, è rimasto nel leader corner fino alla discesa dell’austriaco Manuel Feller, fenomenale per tutto il tracciato, guadagnando otto posizioni, finendo quindi al sesto posto, migliore Azzurro!
Bravo anche Alex Vinatzer! Ha sciato davvero bene. Non ha ancora la maturità tecnica di Clement Noel, ce ne vuole ancora, ma lo stile è quello. Un quindicesimo posto di valore, se non altro, ma solo per suggestione, perché appena davanti a lui si è classificato Marcel Hirscher!
Meno efficaci nella seconda Manfred Moelgg e Stefan Gross che sono retrocessi il 12esima e 16esima piazza
Da rimarcare la manche che ricorderà per molto tempo, del croato Istok Rodes, pupillo di Ivica Kostelic che lo sta costruendo a sua immagine e somiglianza. Quando si fa segnare il miglior tempo in una manche (12 posizioni recuperate) il segnale è sempre importante. Non accade se non sai sciare e Rodes nella parte centrale e sul muro finale ha davvero fatto la differenza su tutti.
Classifica slalom Soldeu
Classifica finale specialità Slalom
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